Ecco le conclusioni espresse da Marco Carlomagno, Segretario Generale FLP nella conferenza stampa “Pubblica Amministrazione. Criticità e proposte”.
“Nella Pa è necessario un cambio radicale, implementare nuovi modelli organizzativi che incentivino il lavoro per obiettivi, la trasversalità delle competenze, il lavoro di gruppo, l’autonomia professionale. In questa ottica il lavoro agile è uno strumento fondamentale”.
A sottolinearlo è Marco Carlomagno, segretario generale FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, nel corso della conferenza stampa “Pubblica Amministrazione. Criticità e proposte”.
“Ma anche a livello di organizzazione e cultura del lavoro c’è molto da fare: – ha proseguito – permangono ancora, cultura del mero adempimento, arretratezza tecnologica, culto dell’atto amministrativo, mancata valorizzazione del lavoro per singolo processo e mirato al raggiungimento dell’obiettivo, senza dimenticare le criticità nella gestione del clima interno e del benessere organizzativo”.
“Ci troviamo a operare in uno scenario problematico e le priorità per garantire che le azioni legate all’attuazione del Pnrr si realizzino concretamente vanno dalla valorizzazione del lavoro pubblico, al riconoscimento del ruolo del personale, fino alla sua centralità nei processi di riforma del Paese, e devono essere messe al centro dell’agenda di Governo.
Il personale effettivo è in media inferiore del 50% rispetto alla dotazione organica e al di sotto di tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Le difficoltà dell’organico non sono relative solo alla scarsità di personale, ma anche all’anzianità dello stesso, con una media superiore ai di 50 anni di età (54,7) e al non allineamento delle qualificazioni con gli obiettivi proposti.
Sul piano salariale, poi, ci si deve confrontare da una parte con percorsi di carriera ancora in gran parte bloccati e con la mancata valorizzazione del personale e, dall’altra, con retribuzioni basse, non in linea con i compiti richiesti, e scarsamente attrattive per i nuovi assunti, oltre che con uno scarso ricorso alla contrattazione integrativa e alle politiche retributive basate sul raggiungimento degli obiettivi e sulle perfomance”.
Sono alcune delle criticità della pubblica amministrazione italiana, evidenziate da Marco Carlomagno, segretario generale FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, oggi nel corso della conferenza stampa “Pubblica Amministrazione. Criticità e proposte”.
Ancora, concorrono alla complessità del quadro i bassi livelli di digitalizzazione e di innovazione organizzativa, salvo poche eccezioni (Agenzia Entrate, Inps, etc) che hanno visto attivarsi la fruibilità da remoto di molti servizi. Non certo ultima in ordine di gravità, infine, è la carente sicurezza sul lavoro, legata alla diffusione di uffici non a norma.
Per tutte questi motivi Flp propone “Innanzitutto, un deciso no a ulteriori interventi legislativi, e sì a una vera semplificazione amministrativa, che ridisegni processi e competenze. Bisogna poi superare il conflitto tra le competenze e i ruoli delle Amministrazioni centrali e territoriali” ha spiegato Carlomagno.
Inoltre bisogna “prevedere una stagione di nuove assunzioni, non precarie o a termine”. “Bisogna cambiare paradigma” ha aggiunto.
“Sempre per quanto riguarda le risorse umane, è necessario aprire da subito il confronto per rinnovare i Contratti scaduti a dicembre 2021, adeguare il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori all’aumento del costo della vita, rendere effettivo il nuovo ordinamento professionale definito dai Ccnl, contribuendo alla piena valorizzazione e al costante aggiornamento dei dipendenti” ha sottolineato il segretario di Flp.
Qui potrete trovare le tabelle coi dati di sintesi sullo delle P.A, mentre qui troverete tutte le proposte FLP per la XIX Legislatura.
Per leggere il testo completo del Comunicato stampa, potete consultare questo documento.
Fonte: articolo di Marco Carlomagno, Segretario Generale FLP