prestiti-pensionatiPrestiti per Pensionati: molti pensionati non ne sono consapevoli, ma c’è un gran numero di servizi assistenziali e forme di prestito riservati proprio a loro.


L’ex Inpdap e l’Inps sono solo alcuni esempi degli enti disposti a concedere credito agli ultra 65enni. Finanziamenti, cessione del quinto e prestiti personali. L’offerta non è mai stata variegata come nel 2018. Inoltre, per i pensionati che non sono in condizione di recarsi in uffici e affrontare lunghe cose, la rete offre il vantaggio di poter fare le richieste online.

 

Prestiti per pensionati: come funzionano?

 

Ad oggi forse la tipologia di prestiti che può essere richiesta con meno difficoltà sono proprio i prestiti per pensionati. La pensione è una garanzia molto gradita da parte degli enti che erogano prestiti e credito. Ciò comporta che in quasi tutti i casi non vi siano grandi impedimenti nella concessione del finanziamento. La condizione di essere pensionati è forse la più vantaggiosa per i prestiti. Spesso si possono ottenere vari tipi di agevolazioni precluse per altri soggetti che richiedono prestiti personali.

 

Il risultato sono un TAN e TAEG molto più contenuti rispetto alle medie di mercato. Spesso è possibile ottenere un prestito se si è pensionati anche per quei soggetti che hanno avuto guai finanziari.

 

I cattivi pagatori e i protestati in pensione, spesso riescono ad ottenere comunque il credito in quanto la pensione è una garanzia ancora maggiore rispetto ai problemi finanziari avuti in precedenza. Insomma, dovrebbe fallire l’Inps perché la maggior parte delle pensioni non vengano erogate, e questo evento è davvero improbabile!

 

Tipologie di prestiti per pensionati

 

I prestiti a pensionati sono garantiti anche per un altro motivo. La formula di concessione più comune è la cessione del quinto della pensione. Come funziona la cessione del quinto? Il pensionato che ne fa richiesta a una banca o una finanziaria potrà poi restituire il credito in comode rate mensili che vengono trattenute direttamente sull’importo della pensione netta. La rata è fissa e non può mai cambiare durante il prestito, perché per legge ammonta al massimo a 1/5 della pensione netta percepita dal soggetto richiedente.

 

Tutti quindi possono fare la richiesta di cessione del quinto, l’unico limite è che la rata mensile non vada ad abbassare troppo la pensione al di sotto del limite di pensione minima stabilito per legge. Ci sono dei limiti anche per la durata massima del finanziamento che è stabilita a 10 anni, ovvero 120 rate mensili. Andrà valutata anche l’età del pensionato. Difficilmente chi ha sforato i 75 o, in alcuni casi, gli 80 anni di età, può aspirare ad ottenere un prestito.

 

In quali casi il prestito non è concesso?

 

I pensionati con pensione minima difficilmente possono ricevere un prestito di questo genere. Purtroppo non si ha il margine per calcolare la rata mensile da pagare, nei casi in cui si abbia almeno una pensione che vada anche poco al di sopra del minimo si può provare a chiedere il prestito. Più bassa è la pensione, poi, minore sarà la cifra che si può ottenere come prestito. Questo è dovuto al fatto che con una pensione bassa si ha una minore capacità di restituzione del prestito.

 

Quali sono gli enti pensionistici principali?

 

Come abbiamo detto per i pensionati c’è principalmente l’Inps perché è l’ente che conta il maggior numero di iscritti. L’Inps gestisce la maggior parte delle pensioni perché si può occupare sia del settore pubblico, sia del privato. In realtà l’Inps non è il solo ente che eroga pensioni in Italia. Ci sono tutta un’altra serie di organismo che sono dedicati a specifiche categorie di lavoratori. Tra questi ci sono ad esempio:

 

  • ENASARCO: per la previdenza degli agenti di commercio;
  • ENPAF: ente previdenziale per i farmacisti;
  • ENPALS: ente previdenziale per chi lavora nello spettacolo, come i musicisti o gli animatori;
  • ENPAM: con i medici e gli odontoiatri;
  • INPGI: per i giornalisti
  • CIPAG: la cassa di previdenza per i geometri liberi professionisti

 

Un tempo esisteva anche l’Inpdap e per questo si parlava proprio di prestiti Inpdap. Questo ente pensionistico fino al 2011 si occupava dei prestiti per i lavoratori solo del settore pubblico e i dipendenti pubblici. L’ente aveva però enormi debiti e per questo in seguito al decreto Salva Italia di Mario Monti, all’epoca primo ministro, si è deciso di integrare l’Inpdap all’interno dell’Inps. Per questo oggi è proprio l’Inps che gestisce i prestiti ex Inpdap per pensionati e dipendenti pubblici e statali.

 

Consigli finali

 

Difficile dire quale sia la soluzione migliore per trovare il prestito più adatto alle proprie esigenze. Tutto dipende dalle finalità del prestito, ovvero da come si pensa di impiegare la somma ricevuta. L’idea migliore è quella di rivolgersi a quanti più enti possibile per trovare quello che offre il preventivo migliore. Come abbiamo detto un fattore importante è anche l’età molti enti non arrivano a concedere prestiti dopo i 75 anni di età, alcuni altri invece arrivano anche oltre gli 85 anni.