Presidio degli Esodati il 27 Giugno a Roma: i Comitati degli Esodati esclusi dalle ore 9 saranno davanti al Ministero del Lavoro per ottenere un incontro con il Ministro del Lavoro, Luigi di Maio.
Il Governo appoggi una nona salvaguardia pensionistica in favore degli ultimi 6mila lavoratori esclusi. E’ il messaggio che i Comitati dei 6mila esodati esclusi intendono rilanciare in un presidio indetto per il prossimo 27 Giugno davanti al Ministero del Lavoro, in Via Veneto a Roma.
Per questo il comitato coordinato da Gabriella Stojan denuncia il silenzio in cui è caduta la questione dopo numerose promesse ed incontri a livello politico e governativo.
Ben otto salvaguardie sino ad oggi hanno consentito di salvaguardare le vecchie regole pensionistiche, quelle vigenti prima della Legge Fornero, nei confronti di circa 150mila lavoratori che nel dicembre 2011 erano privi di occupazione o avevano siglato accordi con l’azienda per la risoluzione del rapporto di lavoro.
Secondo i comitati restano però ancora 6mila lavoratori senza tutela ai quali la politica ha più volte promesso anche formalmente, con l’accoglimento di una risoluzione e ben due ordini del giorno alla Camera e al Senato, un intervento ristoratore senza poi dare alcun seguito.
Infatti precedentemente si era verificato l’accoglimento di una risoluzione e di ben due ordini del giorno alla Camera e al Senato,
Presidio Esodati 27 Giugno a Roma: una protesta inascoltata
Contro questa inerzia i Comitati hanno indetto un presidio il 27 Giugno dalle ore 9 davanti al Ministero del Lavoro per ottenere un incontro con il Ministro del Lavoro, Luigi di Maio, o con il sottosegretario Durigon.
I comitati sosteranno la riapertura dei termini previsti dalla L.11/12/2016, n. 232 comma 214 (Ottava Salvaguardia). E per tutte le categorie in essa incluse, differendo al 31/12/2021 i requisiti necessari a maturare il diritto pensionistico con le norme ante L. 22 dicembre 2011, n. 214.
Oppure un nuovo provvedimento, una nona salvaguardia pensionistica.
Per questo la mobilitazione, annunciano i promotori, proseguirà fino a quando il Governo non approverà un nuovo provvedimento di sanatoria. Perchè si tutelino tutti gli esodati esclusi ai quali deve essere restituito il diritto alla pensione. E con esso il diritto al loro futuro ed a quello delle loro famiglie.
“Ormai da mesi verifichiamo che l’attuale Governo stia pur valutando un nuovo provvedimento di sanatoria per questi 6.000 Ultimi Esodati. Ma, nonostante numerose interlocuzioni in ripetuti incontri, non si riesce a vedere la luce di un provvedimento che restituisca il diritto alla pensione loro sottratto. E più volte promesso dai due partiti di maggioranza. Promesse rimaste purtroppo, a tutt’oggi, vane”
si legge nel comunicato diffuso