Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di varare “un’ultima misura definitiva” per gli esodati e di avviare il confronto sui temi della flessibilita’ pensionistica e sui problemi dei lavoratori precoci.
“Nessuno ci ha regalato le salvaguardie e nessuno ci regalera’ l’ottava. Continueremo a lottare. Con la legge Fornero abbiamo dato 30 miliardi l’anno allo Stato. Vogliono anche gli spiccioli? Il fondo esodati doveva essere destinato agli esodati. Hanno preso persino i soldi dei lavori usuranti”, dice la segretaria confederale della Cgil, Vera Lamonica, intervenendo al presidio unitario dei sindacati davanti alla sede del ministero dell’Economia. Per la Cgil, “la discussione che si sta facendo sulle pensioni e’ taroccata e non trasparente: il governo non dice dove vuole arrivare. I lavoratori precoci- ricorda la sindacalista- sono persone che sono andate a lavorare a 14-16 anni, non hanno studiato e stanno nelle fabbriche, nei cantieri edili, nelle case di riposo. Fanno lavori pesanti. Devono andare in pensione a 41 anni tutti, uomini e donne, a prescindere dall’eta’ e dalle attese di vita“.
Insieme a Lamonica, hanno partecipato alla protesta Maurizio Petriccioli della Cisl e Domenico Proietti della Uil, insieme alla Rete dei Comitati degli esodati e ai Comitati dei lavoratori precoci. Ha partecipato anche il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano.