sistema bancarioLa Manovra conferma lo stanziamento di risorse nell’arco dei prossimi cinque anni per agevolare il prepensionamento dei lavoratori in esubero delle aziende interessate dai Fondi di Solidarietà settoriali.

 

La manovra metterà a disposizione risorse pubbliche per sostenere il Fondo esuberi del comparto bancario e di altri gruppi di imprese fino a ora finanziati solo dai relativi Fondi di Solidarietà di settore. Lo si legge nelle prime bozze della Legge di Bilancio che il Governo ha depositato alla Camera dei Deputati. L’aiuto raggiungerà quasi 650 milioni di euro in cinque anni, fino al 2021. La bozza del provvedimento indica che le risorse saranno destinate in generale a “imprese e gruppi di imprese” e non al solo settore bancario e integrerà quelle erogate dal fondo di solidarietà per favorire le uscite entro un limite massimo complessivo di 25mila dipendenti nel triennio 2017-2019. Grazie al contributo del Governo crescerà, dunque, il numero di lavoratori coinvolti che potranno accedere all’assegno straordinario di sostegno al reddito che li accompagnerà al pensionamento.

 

I Fondi di solidarietà di Settore

 

Come noto il decreto legislativo 148/2015 attuativo del Jobs Act ha confermato l’operatività dei Fondi di solidarietà o sostegno al reddito già istituiti dall’articolo 2, co. 28 della legge 662/1996 in determinati settori sprovvisti di ammortizzatori sociali, allo scopo di erogare alcune prestazioni, tra cui, in via straordinaria, gli assegni straordinari per il sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti dalle aziende iscritte ai Fondi stessi a cui manchino non più di cinque anni dal pensionamento secondo le regole generali previste dalla Legge Fornero. Gli assegni straordinari di sostegno al reddito sono prestazioni temporanee erogate dall’INPS, finalizzate ad accompagnare il lavoratore fino alla pensione pubblica e non sono a carico del sistema previdenziale obbligatorio, ma a carico dei datori di lavoro e lavoratori, attraverso la contribuzione versata nel corso del rapporto. I fondi di solidarietà interessano tra l’altro il comparto bancario, le ferrovie dello stato, le poste, il fondo assicuratori.

 

Un contributo rivolto principalmente al settore bancario

 

E’ lecito aspettarsi comunque che il contributo dello Stato sosterrà prevalentemente il fondo esuberi di categoria del settore bancario con il fine di agevolare le operazioni di ristrutturazione e fusione. La novità, del resto, fa seguito ad una serie di attenzioni rivolte dal Governo in questi ultimi tempi per consentire l’accompagnamento alla pensione dei lavoratori coinvolti in piani per la gestione delle eccedenze occupazionali nel settore bancario. La scorsa estate l’esecutivo ha sostenuto una misura per agevolare il pensionamento dei lavoratori del settore in occasione dell’approvazione del decreto legge sulle crisi bancarie (Dl 59/2016). L’articolo 12 del predetto provvedimento ha esteso, infatti, da cinque a sette anni il periodo di tempo entro il quale è possibile fruire dell’assegno straordinario di sostegno al reddito erogato alle imprese che aderiscono ai Fondi di solidarietà settoriali fino al conseguimento della pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata.

 

La misura, che vale per i soli anni 2016 e 2017, è finalizzata a spedire in pensione, a seguito di accordi sindacali, la forza lavoro in eccesso nel settore bancario coinvolto in questi anni da una massiccia crisi occupazionale. Ma ha messo in ulteriore crisi il Fondo già sotto pressione da alcuni anni a causa dell’innalzamento dei requisiti anagrafici disposti dalla Legge Fornero. E difficilmente da solo riuscirà a gestire le circa 50mila uscite anticipate previste nei prossimi tre anni. Da qui l’intervento del Governo che ha accolto le richieste dei sindacati di categoria, soprattutto la FABI, per scongiurare licenziamenti collettivi del personale in esubero.