Visite fiscali, si cambia. Dal 1 settembre l’Inps ha la competenza esclusiva anche per i lavoratori del settore pubblico, e non più solo per quello privato. A partire da venerdì, infatti, ha preso forma il ‘Polo unico della medicina fiscale’, come prevede la recente normativa.
Le visite fiscali sulle assenze per malattia potranno essere condotte in modo sistematico e ripetitivo, anche a ridosso delle giornate festive o di riposo settimanale? La misura, legata alla riforma Madia, potrebbe essere inserita nel decreto che regolerà i controlli sulla base del nuovo polo unico, competente sia per il settore privato che per quello pubblico. L’obiettivo principale di questa novità è ottimizzare un servizio rendendo il controllo più efficiente e con un possibile risparmio di risorse.
Al momento è ancora in attesa il decreto relativo alla futura armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità, oggi diverse tra il privato e pubblico (per i primi le fasce sono 10-12 e 17-19, mentre nel settore pubblico la reperibilità è nelle fasce 9-13 e 15-18). Un punto su cui Boeri, già in alcune occasioni, ha espresso il proprio favore all’ampliamento delle fasce di reperibilità per i lavoratori del comparto privato. Nel decreto che regolerà i controlli del nuovo Polo Unico, secondo quanto starebbe mettendo a punto il Ministro Madia, le visite fiscali sulle assenze per malattia potranno essere condotte in modo sistematico e ripetitivo, anche a ridosso delle giornate festive o di riposo settimanale. Insomma si apre alla possibilità di bussare alla porta del dipendente assente anche due o più volte, una novità assoluta per il pubblico ma in via di principio anche per il privato. La visita si ripeterà soprattutto nei casi di ‘alert’, ovvero quando il cervello informatico dell’Inps segnalerà un sospetto. Resta fermo che nella P.A, la visita scatta sin dal primo giorno se l’assenza capita nelle giornate adiacenti a quelle non lavorative.
Nel frattempo l’Inps ha già emanato alcune istruzioni di carattere operativo, per rendere tempestiva ed efficace l’entrata in vigore della norma fin dal 1 settembre. (Ne abbiamo parlato in questo articolo).
Restano esclusi dalla riforma il personale delle forze armate e dei corpi armati dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Esercito, Marina militare, Aeronautica militare, Guardia di finanza e Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili del fuoco, escluso il personale volontario), nonché gli enti pubblici economici, gli enti morali, le aziende speciali. Inoltre non potranno essere sottoposti ad accertamento i lavoratori per i quali sia in corso un’istruttoria per il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro o della malattia professionale, la cui competenza è dell’Inail. Intanto l’Istituto sta offrendo anche istruzioni ade hoc per tamponare eventuali criticità legate a un’insufficiente presenza di medici in alcuni territori, legata o allo scarso numero di medici o alla numerosità della richiesta di accertamenti.