Lo scorso 13 Maggio 2016 si era tenuto lo sciopero che ha interessato e ha avuto valenza per tutti i dipendenti con ruolo e funzioni di Polizia Locale, anche denominata Polizia Municipale, di tutti gli Enti Locali ove prestano servizio, anche in quelli ricadenti in Regioni a statuto speciale, inquadrati in Corpi, in Servizi, in Consorzi, in Comunità montane, in Unioni, Associazioni, in Corpi e servizi di Polizia Provinciale ancora non dissolti, di Enti di Area Vasta, nonché in tutte le eventuali altre denominazioni individuate da regolamenti e delibere degli Enti stessi e di ogni tipologia di contratto stipulato tra l’Ente ed il dipendente (indeterminato, determinato, stagionale, atipico, etc.), distaccati e/o comandati anche presso Pubbliche Amministrazioni.
Dopo un mese la situazione, in parecchie città, è di nuovo in fermento e il personale di parecchie città minaccia nuovamente lo sciopero.
A Firenze lo scorso 22 giugno 2016 si è svolto un presidio della polizia municipale di Firenze, in piazza Bartali, davanti al supermercato Coop di Gavinana, per chiedere al Comune un piano di assunzioni e maggiori tutele per la sicurezza dei lavoratori.
Gli agenti hanno proclamato per il 3 luglio un nuovo sciopero, il terzo dopo quello del 5 e del 19 giugno.
Anche a Viterbo la situazione continua ad essere tesa. Il 24 giugno scorso si è tenuta un’assemblea del personale della polizia locale di Viterbo indetta dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Confsal Feneal e Diccap, nel corso della quale si è ampiamente dibattuto per l’ennesima volta sulle problematiche che affliggono il personale. Il personale della polizia locale lamenta il totale disinteresse da parte dell’amministrazione comunale rispetto al lavoro svolto, e minaccia nuove agitazioni.
Infine Bacoli, in provincia di Napoli, c’è stato di recente uno sciopero degli agenti di polizia municipale. Le ragioni che sottendono la sospensione polemica del lavoro degli agenti riguarda una diatriba con l’amministrazione comunale che richiederebbe loro un impegno di lavoro che non trova riscontro nell’organizzazione dell’esecutivo e nella retribuzione.
Questi rappresentano solo alcuni esempi del malcontento che, in questo momento, attraversa la categoria. Tra le rivendicazioni più frequenti del Corpo quella di essere equiparato pienamente agli altri Corpi di Polizia. Infatti secondo Luigi Marucci e Francesco Garofalo del Csa (Coordinamento Sindacale Autonomo) sarebbe logico pensare che le 24mila pattuglie della Polizia Locale, distribuite in 8mila comuni d’Italia, possano essere schierate come forza pubblica straordinaria”.
Si prospetta un’estate rovente, dunque. E, probabilmente, un autunno ancora più “caldo”.