seggi elettoraliI vigili urbani non presidieranno le sezioni elettorali. Il Dipartimento della pubblica sicurezza, con una circolare diramata il 5 aprile scorso a tutte le prefetture, ha precisato che, per quest’anno, non si vedranno agenti di polizia locale impiegati nei servizi di vigilanza fissa ai seggi.

 

Pertanto, niente vigili urbani a presidiare le sezioni elettorali. Solo le forze di Polizia dello Stato si occuperanno di queste attività e, di conseguenza, riceveranno la relativa indennità. In occasione del referendum sulle trivellazioni in mare del 17 aprile, dunque, il Dipartimento di Pubblica sicurezza con una circolare del 5 aprile ha disposto che i dispositivi di sicurezza e vigilanza ai seggi siano pianificati attraverso l’impiego del solo personale di Polizia di Stato, Carabinieri e Finanza.

 

Il servizio ai seggi elettorali viene disposto con ordinanza del Questore della Provincia che disciplina ed individua tutti i partecipanti ed i loro compiti e la loro dislocazione sul territorio. L’orario di apertura degli uffici elettorali di sezione è fissato dalla legge ed è identico su tutto il territorio nazionale; nei giorni stabiliti per la votazione, la propaganda politica è vietata all’interno dei seggi e nell’area compresa in un raggio di 200 metri.

 

La disciplina normativa riguardante le operazioni dei seggi elettorali è contenuta prevalentemente nel testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali, emanato con il decreto del presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570. Secondo quanto previsto dalla legge, le competenze dell’ufficio elettorale di sezione comprendono l’adempimento di tutte le operazioni elettorali fino alla dichiarazione del risultato dello scrutinio e, per le elezioni nei comuni provvisti di una sola sezione, fino alla proclamazione degli eletti.

 

Il servizio di sorveglianza ai seggi elettorali viene svolto, pertanto, a questa tornata elettorale dalla Polizia di Stato.