Polizia locale: sbloccate le nuove assunzioni per i Comuni più virtuosi.
Un emendamento del Governo (approvato dall’aula della Camera) al D.L. n. 14/2017, il decreto sulla sicurezza urbana, consente, solo ai Comuni virtuosi, di incrementare le dotazioni organiche dei vigili urbani con contratti a tempo indeterminato.
Si ricorda che secondo l’art.14 del sopra citato decreto le Regioni che hanno rispettato gli obiettivi del pareggio di bilancio di cui all’articolo 9 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, possono bandire, nell’anno successivo, procedure concorsuali finalizzate all’assunzione, con contratti di lavoro a tempo indeterminato, di un contingente massimo di personale determinato in proporzione alla popolazione residente in ciascuna Regione, sulla base di un rapporto pari ad un’unità di personale ogni trentamila residenti. A tal fine, le Regioni possono utilizzare integralmente i risparmi derivanti dalle cessazioni dal servizio per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 finalizzate alle assunzioni, in deroga alle previsioni dell’articolo 1, comma 228, primo periodo, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
Secondo la UIL FLP c’è la convinzione
“che la crescita e la valorizzazione professionale sia un elemento essenziale e da perseguire con equità e regole nei confronti di tutti i dipendenti e in tutti i servizi, ma è altrettanto persuasa che non possono esistere eserciti composti da tutti generali. La UIL FPL chiede pertanto l’apertura di un confronto sull’organizzazione della PM rispetto al quale il successivo piano assunzionale 2017 che ne scaturirà sia lo strumento attuativo e non una decisione unilaterale e burocratica che al momento, a nostro avviso, rimane scevra da qualsiasi competenza di prospettiva organizzativa”.
Si ricorda inoltre che i patti per la sicurezza urbana perseguono (qui sono figura centrale gli ufficiali della Polizia Municipale) prioritariamente, i seguenti obiettivi:
a) prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado;
b) promozione del rispetto della legalità, anche mediante mirate iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita, comprese l’occupazione arbitraria di immobili e lo smercio di beni contraffatti o falsificati, nonchè la prevenzione di altri fenomeni che comunque comportino turbativa del libero utilizzo degli spazi pubblici;
c) promozione del rispetto del decoro urbano, anche valorizzando forme di collaborazione interistituzionale tra le amministrazioni competenti, finalizzate a coadiuvare l’ente locale nell’individuazione di aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico, da sottoporre a particolare tutela ai sensi dell’articolo 9, comma 3.