Occorre “rafforzare il legame tra le strutture e gli enti locali per accelerare l’attuazione”: questo il nocciolo del parere favorevole delle Province al Decreto PNRR.
“Esprimiamo parere favorevole sul decreto-legge, sottolineando apprezzamento per il metodo adottato dai Ministri Fitto e Calderoli, che hanno impresso un forte rilancio alla Cabina di Regia. Finalmente questa struttura è diventata sede di condivisione e collaborazione anche preventiva rispetto al percorso di attuazione del PNRR tra Governo, Regioni, Province e Comuni”.
Lo ha detto il Presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, responsabile UPI per le politiche comunitarie e il PNRR, intervenendo alla riunione della Conferenza Unificata nella quale si è espresso il parere di Regioni, Province e Comuni sul nuovo decreto PNRR varato dal Governo Meloni.
PNRR: dalle Province parere favorevole al Decreto
“Apprezziamo – ha detto il rappresentante di UPI – che il Decreto abbia recepito alcune delle richieste più volte avanzate dalle Province e concordiamo con il Ministro Fitto sull’opportunità di rendere sempre più collegato il PNRR con tutti gli altri fondi europei e nazionali a disposizione. Restano aperte alcune questioni su cui ci auguriamo di ricevere attenzione dal Governo. A partire dal necessario rafforzamento delle strutture per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi, che devono essere più collegate agli enti locali, per migliorare la capacità di risposta e riscontro e garantire l’erogazione dei flussi finanziari sulla base dello stato di avanzamento degli investimenti.
Sul fronte delle misure a favore delle scuole superiori – ha sottolineato Menesini – chiediamo che sia assicurata la possibilità di utilizzo dei ribassi d’asta ad ogni intervento di edilizia scolastica, in modo da sopperire anche così al drammatico rialzo dei prezzi delle materie prime. Il Decreto poi, rispondendo alle richieste avanzate dalle Province, prevede un fondo per l’affitto di immobili o il noleggio di strutture modulari ad uso scolastico dove collocare gli studenti durante i lavori nelle scuole, ma le risorse previste, a 4 milioni di euro per il 2023, sono evidentemente sottostimate rispetto alle esigenze delle Province”.
Tra le altre richieste avanzate da UPI, che hanno consegnato alla Conferenza unificata un fascicolo di proposte emendative, la possibilità di utilizzare le economie risultanti dai bandi la Digitalizzazione della PA per l’attuazione del PNRR consentire l’accesso anche alle Province, finora escluse, a queste opportunità, e il rafforzamento della capacità amministrativa delle Province anche attraverso la neutralizzazione della spesa degli incrementi conseguenti ai rinnovi contrattuali.
Fonte: UPI - Unione Province d'Italia