Per il personale ATA pasticci e ritardi non finiscono mai.
Emblematiche sono le vicende riguardanti le posizioni economiche attribuite successivamente al 2010 e l’indennità mensile spettante ai Direttori SGA assegnati ad una seconda scuola.
Nel primo caso (le posizioni economiche) il CCNL del 7 agosto 2014 ha riconosciuto un emolumento una tantum avente carattere stipendiale temporalmente limitato al periodo 1° settembre 2011 – 31 agosto 2014. Nel fare riferimento al citato accordo il MEF (RGS con nota prot. n. 66929 dell’11 agosto 2014) e il MIUR (Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione con nota prot. n. 2771 del 4 settembre 2014) parlano di una posizione economica “riconosciuta solo ai fini giuridici”.
Che una posizione economica, per la quale è previsto un corrispettivo economico a fronte di ulteriori mansioni, abbia un valore giuridico che prescinde dal trattamento economico è una contraddizione in termini.
È pacifico che non percependo più il corrispettivo dal 1° settembre 2014, i titolari di posizioni economiche attribuite a far data dal 1° settembre 2011 non possono essere destinatari di ulteriori mansioni, poiché non ricevono il corrispettivo conseguente.
All’espressione “riconosciuta solo ai fini giuridici” presente nelle note dei due Dicasteri, si può dare il solo valore che coloro che hanno acquisito la posizione economica (a partire dal 1° settembre 2011) non dovranno ripetere la procedura concorsualeper l’attribuzione della stessa posizione una volta che sarà nuovamente possibile il riconoscimento economico.
Nel frattempo gli interessati potranno essere destinatari di incarichi specifici ed essere retribuiti con il MOF a tale titolo.
Nel secondo caso (DSGA assegnati ad una seconda scuola) è iniziato il terzo anno scolastico di applicazione della legge (art. 4 comma 70 legge 183/2011) e gli interessati non hanno ancora percepito l’indennità mensile prevista.
Il 4 luglio u.s. è stata sottoscritta l’ipotesi di CCNL relativa al riconoscimento dell’indennità in parola, ma a distanza di oltre due mesi non si hanno notizie per la definitiva sottoscrizione del testo contrattuale.
FONTE: ANQUAP – Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche