permessi elettorali 2024Le elezioni si avvicinano, ma come funzionano i permessi elettorali 2024 per i dipendenti impegnati nei seggi elettorali? Ecco cosa sapere.


L’8 e il 9 giugno 2024 si svolgeranno sia le elezioni europee che le elezioni amministrative (ma solo per alcuni comuni).

Come sempre, in ogni seggio elettorale gli scrutatori saranno impegnati per la raccolta e lo spoglio dei voti.

Per i dipendenti che sono impegnati al seggio, sono disponibili i permessi elettorali, ovvero dei periodi coperti dalla retribuzione (al 100%), per tutti coloro che sono impiegati nel funzionamento delle operazioni di voto.

Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

Permessi elettorali 2024: di cosa si tratta

In tutti i seggi elettorali, sono presenti un presidente, un segretario e gli scrutatori, che si occupano di tutte le procedure legate al voto durante le elezioni.
Molte di queste figure sono lavoratori dipendenti e hanno il diritto di assentarsi dal lavoro, per il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto.

Il periodo comincia dal giorno prima dell’inizio delle elezioni fino al giorno dello scrutinio dei voti.

Ciò vale per le seguenti figure:

  • Presidente di seggio;
  • Segretario;
  • Scrutatori (in quanto nominati dalla Corte d’Appello, dal comune o dai presidenti di seggio);
  • Rappresentanti di lista, di candidato e di gruppo.

I permessi elettorali fanno riferimento alla Legge 29 gennaio 1992, n°69, alla Legge 21 1990, n°53, art.119 e al D.P.R. 30 marzo 1957, n°361.
In queste tre norme troviamo le tutele adibite a coloro che sono impiegati nei seggi elettorali, nei diversi incarichi disponibili.

permessi elettorali 2024Tutte le giornate dedicate all’organizzazione e allo svolgimento delle operazioni di voto (compreso lo spoglio) sono considerate giorni di regolare attività lavorativa.

Questo significa che la retribuzione rimane la medesima, come se quei giorni il dipendente avesse lavorato e vi è piena copertura previdenziale.

Se le operazioni di voto comprendono anche giorni festivi o non lavorativi, questi vengono recuperati con una giornata di riposo compensativo, che va goduto nell’immediato.

In alternativa al riposo compensativo, il dipendente potrà avere diritto a quote giornaliere di retribuzione aggiuntiva a quelle di cui avrebbe diritto normalmente.

Permessi elettorali 2024: ecco un recap delle indicazioni

Ecco un riepilogo su quello che dobbiamo sapere sui permessi elettorali:

  • Nelle giornate di seggio, coincidenti con l’orario lavorativo (ad esempio il lunedì o il sabato, se si ha una settimana lavorativa di 6 giorni), si ha diritto ad un’assenza retribuita, perciò, il dipendente riceverà la normale retribuzione, come se avesse lavorato;
  • Nei giorni festivi o non lavorativi di seggio (come la domenica o il sabato, se si ha una settimana lavorativa di 5 giorni), il lavoratore può usufruire di una giornata di riposo compensativo o di una retribuzione aggiuntiva.

Inoltre, nel caso in cui le operazioni di scrutinio si protraggano oltre la mezzanotte del giorno di scrutinio, allora il lavoratore avrà diritto ad assentarsi il giorno dopo, ricevendo l’intera retribuzione.

Permessi elettorali 2024: quale documentazione occorre

Per poter documentare l’assenza dal lavoro, il dipendente dovrà esibire la chiamata ai seggi al proprio datore di lavoro (ovvero la nomina a presidente, segretario o scrutatore).
Inoltre, dovrà presentare questo documento con apposta la firma del presidente di seggio (e vistata dal vicepresidente), indicando le giornate di effettiva presenza al seggio e l’orario di chiusura.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it