Buone notizie per i pensionati: nel 2025, sono previsti aumenti nelle pensioni minime, ma non come previsto.


Inizialmente, il Governo aveva “promesso” un aumento a 1000 euro delle pensioni minime. Quell’obiettivo è ancora lontano, ma sono comunque pronti degli incrementi per il 2025.

Dopo l’aumento del 2,7% dello scorso anno, che ha portato gli assegni a circa 614 euro, è previsto un ulteriore incremento dell’1%.
Questo significa che le pensioni minime dovrebbero raggiungere i 621 euro.

Per il 2025, la rivalutazione dovrebbe essere dell’1,6%, valendo 16 euro in più al mese, per una pensione di 1000 euro.
Vediamo nel dettaglio.

Aumento pensioni minime nel 2025: le difficoltà del sistema previdenziale

La promessa fatta in campagna elettorale, relativa ad un aumento fino a 1000 euro delle pensioni minime, non è attualmente possibile, a causa della difficile situazione economica del Paese, soprattutto per quanto riguarda il sistema previdenziale.

Realizzare questo obiettivo richiederebbe uno stanziamento di circa 33 miliardi di euro, una cifra considerevole che metterebbe a dura prova le finanze pubbliche.

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato la necessità di “sacrifici” per garantire la sostenibilità della manovra finanziaria. Tuttavia, ha chiarito che questi sacrifici saranno richiesti solo alle fasce di popolazione più abbienti.

Quali sono le altre misure in arrivo?

Oltre all’aumento delle pensioni minime, il governo sta lavorando su altre misure per rendere il sistema previdenziale più sostenibile.

Tra queste, spiccano le iniziative volte a disincentivare le uscite anticipate dal lavoro. Le regole per accedere a misure come Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103 saranno ulteriormente strette, con l’obiettivo di allungare la vita lavorativa dei cittadini.

Una particolare attenzione è rivolta al bonus Maroni, un incentivo economico destinato a chi rinuncia alla pensione anticipata per continuare a lavorare. Il governo sta valutando di potenziare questo strumento per renderlo più attrattivo.

Il futuro del sistema previdenziale in Italia

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida sempre più pressante per il sistema previdenziale italiano.
Nel 2023, la spesa dell’Inps per le pensioni ha raggiunto quota 304,14 miliardi di euro, contando un aumento del 7,4%, rispetto al 2022.

Nel 2050, si stima che oltre un terzo degli italiani avrà più di 65 anni. Per far fronte a questa situazione, il governo dovrà mettere in campo una serie di riforme strutturali, oltre che a garantire un adeguato livello di protezione ai pensionati.