Presentato il primo rapporto INPS sul pagamento delle pensioni all’estero.
Il rapporto è stato presentato dal Presidente dell’Istituto, prof. Tito Boeri, e dal direttore della Direzione centrale Convenzioni Internazionali e Comunitarie, dott. Giuseppe Conte.
L’INPS eroga all’estero circa 400.000 trattamenti pensionistici all’anno per un importo complessivo di oltre un miliardo di euro in più di centocinquanta Paesi.
L’andamento del numero di pensioni erogate risulta altalenante nell’ultimo decennio, con un picco registrato negli anni 2010 e 2011 e una riduzione negli anni successivi. Questa riduzione è causata sia dalle norme intervenute per ridurre i pensionamenti, sia dalle campagne incisive e massive di accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati INPS pagati all’estero, che hanno portato alla sospensione di 24.460 posizioni.
Il 61% delle pensioni pagate all’estero nel 2014 sono di vecchiaia o anzianità, il 4% di invalidità e il 35% sono erogate ai superstiti.Di queste, più del doppio delle pensioni di anzianità/anticipata sono erogate a favore di pensionati uomini, a conferma del fatto che l’emigrazione maschile è stata più numerosa di quella femminile e della circostanza che, per il loro tradizionale ruolo nell’organizzazione familiare tradizionale e per le difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, non sempre le donne hanno maturato contribuzione utile per accedere alle pensione.
Di converso, i titolari di pensioni ai superstiti sono perlopiù donne. Tale rapporto è talmente sbilanciato a loro favore che ne risulta condizionato il dato riferito al numero totale delle pensioni erogate all’estero, il cui bilancio complessivo risulta a favore del genere femminile.