pensioni esodati, ottava, salvaguardiaInizia l’esame in Commissione Bilancio al Senato della Legge di Stabilita’ per il 2017. Tra i possibili correttivi in arrivo una estensione delle platee dei lavoratori coinvolti nel cd. APE sociale.

 

Dopo la tornata referendaria di Domenica scorsa e gli strascichi politici inizia oggi in Commissione Bilancio al Senato l’esame della manovra finanziaria. Il testo arriva dopo alcune modifiche approvate dalla Camera che dovranno essere confermate nel passaggio a Palazzo Madama. Sul fronte previdenziale le novità principali imbarcata alla Camera è l’estensione dell’opzione donna anche alle nate nell’ultimo trimestre del 1958 a condizione che raggiungano i 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015.

 

Ci sono alcuni ritocchi all’ottava salvaguardia con lo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data utile per l’ingresso nella mobilità, com’era stabilito già lo scorso anno. La platea dell’ottava salvaguardia passa da 27.700 a 30.700 esodati beneficiati. L’ampliamento comporta un incremento della spesa di 161 milioni di euro, che saranno coperti attraverso il Fondo per interventi strutturali di politica economica. Terza modifica significativa è il cumulo dei periodi assicurativi anche alle Casse Professionali, a differenza di quanto previsto nel testo proposto dal Governo, un’apertura importante che agevolerà l’uscita anticipata di ulteriori platee di lavoratori con carriere miste.

 

Il passaggio alla Camera ha aperto anche al rifinanziamento del pensionamento anticipato dei giornalisti di imprese editoriali in crisi ex art. 37 della legge 416/1981 nelle more dell’attuazione della Riforma dell’editoria con una dote aggiuntiva di 5,5 milioni di euro sino al 2019, 5milioni di euro nel 2020 e 1,5 milioni nel 2021 rispetto alle somme già stanziate ai sensi dell’articolo 1-bis del decreto legge 90/2014, ad una pensione di inabilità per gli ammalati da patologie asbesto correlate, un incremento della misura dell’assegno per i lavoratori non vedenti e l’esenzione fiscale per i trattamenti pensionistici erogati nei confronti delle cd. vittime del dovere e loro superstiti. Da segnalare, inoltre, nelle more dell’attuazione della Delega sulla Povertà, la proroga dell’Asdi nel 2017, l’assegno di disoccupazione residuale per i lavoratori che hanno terminato l’indennità di Naspi, e nuovi criteri di accesso al sostegno per l’inclusione attiva “anche al fine di ampliare la platea degli aventi diritto” rispetto alle condizioni vigenti. Le misure saranno adottate tramite un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro il 1° marzo 2017.

 

Confermato l’impianto generale dell’APE e della Rita con il Governo che dovrà, però, relazionare alle Camere entro il 2018 i risultati della sperimentazione e indicare la possibilità di una proroga ulteriore. Non ci sono sostanziali modifiche riguardo all’estensione della no tax area, le misure per i lavoratori precoci, l’irrobustimento della quattordicesima mensilità, il prepensionamento dei lavoratori bancari, i correttivi a favore degli usuranti.

 

Al Senato i Dem hanno già annunciato la proposizione di alcuni correttivi volti in particolare all’estensione dell’APE sociale relativi ai cd. lavori gravosi. Con la richiesta di abbassare da 36 a 35 anni il requisito contributivo, l’inclusione anche della contribuzione figurativa e l’eliminazione del paletto delle attività gravose prestate per almeno 6 anni in via continuativa prima del pensionamento. Altri correttivi potrebbero piovere sull’ottava salvaguardia e sui precoci anche se i margini appaiono ridotti al lumicino per via dei vincoli di bilancio.