Quota 103, Opzione donna e Ape sociale dovrebbero essere riconfermati nella Manovra 2025, per quanto riguarda la pensione anticipata: ecco cosa sappiamo.


La prossima Legge di Bilancio, nonostante un quadro economico generale in crescita, sarà caratterizzata da una forte attenzione al contenimento della spesa pubblica.

Il Governo ha, infatti, posto al centro della Manovra 2025 l’obiettivo di ridurre il deficit, confermando così la linea di prudenza adottata negli ultimi anni.

Ecco le possibili novità in merito alla pensione anticipata.

Pensione anticipata 2025: Quota 103, Opzione Donna e Ape sociale prorogate

Un capitolo di particolare rilievo è quello dedicato alle pensioni.
Il Governo ha deciso di prorogare per il 2025 le principali misure di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, ovvero Quota 103, Opzione Donna e Ape sociale.

Questa scelta, se da un lato accontenta i lavoratori che desiderano anticipare il pensionamento, dall’altro pone delle sfide complicate, in tema di sostenibilità del sistema previdenziale.

Nonostante le pressioni dell’Unione Europea, per una maggiore rigidità nei requisiti per l’accesso alla pensione anticipata, l’Italia ha optato per confermare gli attuali canali di uscita, evitando così un ritorno alla legge Fornero.

Tuttavia, la proroga di queste misure è stata possibile solo grazie a un’attenta valutazione delle coperture finanziarie, che hanno imposto dei limiti significativi alla spesa previdenziale.

Il tema delle pensioni minime

Un altro tema caldo è quello dell’aumento delle pensioni minime, una misura che potrebbe avere un costo elevato per le casse dello Stato.
Il Governo, pur riconoscendo la necessità di tutelare i pensionati con redditi più bassi, si trova a dover fare i conti con le risorse limitate e con le richieste dell’Europa.

In questo contesto, l’ipotesi di una riforma strutturale del sistema previdenziale si fa sempre più urgente.

Al momento, l’unica cosa certa è che nuove forme di flessibilità pensionistica, come Quota 41 light, sono difficilmente realizzabili a breve termine.

Novità rivalutazioni pensioni 2025

Per quanto riguarda le rivalutazioni, il Governo ha intenzione di confermare l’attuale schema perequativo per gli assegni pensionistici.
Nel 2025, la rivalutazione sarà applicata in misura completa per gli assegni fino a quattro volte il minimo Inps, ma sarà ridotta per gli assegni superiori.

Ecco come:

  • 85% dell’inflazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo;
  • 53% dell’inflazione per assegni tra 5 e 6 volte;
  • 47% dell’inflazione per assegni tra 6 e 8 volte;
  • 37% dell’inflazione per assegni tra 8 e 10 volte;
  • 22% dell’inflazione per assegni superiori a dieci volte il minimo.