Anche gli eredi potranno ottenere i rimborsi non corrisposti al pensionato che nel frattempo è passato a miglior vita.
Con la mensilità di Agosto una parte dei pensionati che hanno subìto il blocco dell’indicizzazione delle pensioni a causa della Legge Fornero riceveranno un ristoro di alcune centinaia di euro, una tantum. Misura che sarà abbinata ad un piccolo incremento mensile dell’assegno rispetto agli importi attuali a cui farà seguito un nuovo incremento dal 1° gennaio 2016.
Lo precisa l’Inps con la Circolare 125 pubblicata ieri dall’Istituto con la quale si rende finalmente chiarezza sul meccanismo di rivalutazione introdotto dal Governo con il decreto legge 65/2015 (in corso di conversione in Parlamento). Complessivamente un assegno da 1500 euro si porterà a casa circa 800 euro ad Agosto e 7 euro in piu’ al mese sino alla fine dell’anno rispetto alla cifre attuale; importo che sale a 17 euro al mese nel 2016 (anche se servirà una conferma del tasso di inflazione) e che resterà su tali valori nel futuro. Gli importi saranno man mano piu’ bassi al crescere dell’assegno ma i vantaggi piu’ consistenti saranno per gli assegni intorno ai 1800 euro che potranno, grazie al meccanismo di calcolo, ottenere un “bonus” di quasi mille euro ad agosto.
Le cifre in gioco non sono molto alte, soprattutto se si guarda quanto gli assegni hanno lasciato sul terreno in questi anni, ma si tratta comunque di denari che rientrano nelle tasche dei pensionati. Non di tutti però. A bocca asciutta, come indicato, restano gli assegni superiori a 6 volte il minimo inps per i quali la misura predisposta dal Governo non porterà alcun beneficio. Naturalmente la misura non esplica alcun effetto anche per gli assegni sino a 3 volte il minimo dato che questi hanno già recuperato a pieno l’inflazione durante il biennio 2012-2013. Qui è possibile stimare gli effetti del provvedimento sugli assegni con un apposito programma.
Il rimborso avverrà d’ufficio. Per ottenere i rimborsi i pensionati non dovranno presentare alcuna domanda particolare. Provvederà l’Inps d’ufficio ad erogare sia l’una tantum di Agosto sia ad adeguare l’assegno ai nuovi importi. Le somme arretrate, spiega ancora l’Inps, devono essere assoggettate ad Irpef con il regime della tassazione separata, con esclusione delle somme maturate successivamente al 31 dicembre 2014, assoggettate, invece, a tassazione ordinaria.
I rimborsi spetteranno anche nei confronti degli eredi del pensionato defunto. Ad esempio gli eredi di un pensionato deceduto, si immagini, nel 2014 con un assegno ricompreso nella fascia oggetto delle restituzioni in parola, potranno ottenere il pagamento degli arretrati maturati dal pensionato tra il 2012 ed il 2014. Il pagamento delle spettanze agli aventi titolo avverrà però a domanda degli aventi diritto (probabilmente servirà produrre la dichiarazione di successione) nei limiti della prescrizione (di regola 5 anni).