La Legge di Bilancio ha confermato, anche per il 2024, Opzione Donna, per quanto riguarda le pensioni: ecco cosa cambia quest’anno.
Con la Manovra 2024, è stato rinnovato anche Opzione Donna, l’opzione che permette la pensione anticipata per le lavoratrici in possesso di certi requisiti.
Con Opzione Donna, le donne lavoratrici, che hanno maturato una certa età anagrafica e uno specifico monte contributi, possono andare in pensione in anticipo, col sistema contributivo (quindi, con una riduzione dell’importo della pensione).
Secondo i dati, con le modifiche apportate, saranno 2200 le lavoratrici che andranno in pensione nel 2024 con Opzione Donna.
Vediamo allora tutte le novità.
Opzione Donna 2024: tutte le novità
Per quest’anno, è prevista una riduzione della platea dei beneficiari. È aumentato, infatti, il requisito anagrafico, che sale a 61 anni.
Nonostante ciò, chi ha maturato i requisiti con le vecchie regole (ovvero 58 anni di età e 35 anni di contributi) entro il 31 dicembre 2023, può accedervi a prescindere dai nuovi criteri.
Perciò, per poter accedere ad Opzione Donna, nel 2024, le lavoratrici dovranno avere 61 anni di età e 35 anni di contributi maturati. Il requisito anagrafico viene scontato di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di due anni.
Una delle eccezioni, però, riguarda le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi, che potranno accedere alla misura a 59 anni e con 35 anni di contributi, solo se i requisiti sono stati maturati entro il 31 dicembre 2023.
La finestra mobile rimane uguale a quella prevista: il differimento del primo pagamento pensionistico è di 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti. Mentre è di 18 mesi per le lavoratrici autonome.
Requisiti soggettivi
Per poter accedere a Opzione Donna, bisogna possedere anche altri requisiti “soggettivi”.
Bisogna trovarsi in uno dei profili di tutela, come quello dello svolgimento di assistenza, al momento della richiesta di prepensionamento e da almeno sei mesi, al coniuge o ad un parente di primo grado convivente, con handicap in situazioni di gravità.
Altri profili di tutela sono i seguenti:
- Soffrire una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni, per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- Essere una lavoratrice licenziata o dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto, per la gestione della crisi aziendale, presso la struttura per la crisi d’impresa.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Buongiorno leggo nel vostro articolo che i requisiti per opzione donna sl 31.12.2023 sono 58 anni e 35 di contributi. Ma non erano già stati modificati lo scorso anno inserendo anche i requisiti di invalidità , caregiver, ecc.. Chiedo cortese riscontro se possibile.