Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha dato il via libera preliminare a un regolamento per l’adeguamento e il coordinamento delle disposizioni relative all’ordinamento militare.
Questa azione è stata presa in base alle disposizioni della legge 46 del 28 aprile 2022, che richiede l’allineamento delle norme del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 15 marzo 2010 con il Codice dell’ordinamento militare, come modificato dal decreto legislativo n. 192 del 24 novembre 2023.
Si ricorda anche che la giurisdizione militare trova il suo fondamento nell’articolo 103 della Costituzione, terzo comma, e nel dettaglio nel Codice dell’ordinamento militare, emanato con il decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010.
Scopriamo dunque quali sono le novità previste da questo ultimo testo approvato.
Nuovo regolamento sull’ordinamento militare approvato dal Consiglio dei Ministri: le novità
Le modifiche apportate all’articolo 1476 del Codice dell’ordinamento militare hanno avuto un impatto significativo sul diritto di associazione sindacale dei membri delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare. In precedenza, tale diritto potrebbe non essere stato chiaramente definito o limitato, ma con queste modifiche è stato formalmente riconosciuto. Tuttavia, è stato stabilito che i membri possono associarsi a un’unica associazione sindacale professionale. Questo significa che, sebbene sia stato concesso il diritto di associazione, è stata posta una restrizione sulla scelta dell’associazione sindacale.
In pratica, nel Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, la disciplina che regola la rappresentanza militare sarà sostituita con disposizioni che riconoscono e regolamentano specificamente le associazioni sindacali considerate rappresentative. Ciò implica che tali associazioni saranno ufficialmente riconosciute come portavoce degli interessi dei militari e dei poliziotti a ordinamento militare.
Oltre a questi cambiamenti riguardanti la rappresentanza sindacale, il decreto prevede anche altre innovazioni significative. Tra queste vi è l’introduzione della figura del procuratore militare aggiunto in ogni ufficio inquirente militare. Questo aggiunta mira probabilmente a migliorare l’efficacia e l’efficienza delle indagini all’interno delle forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare.
Inoltre, la disciplina del Consiglio della magistratura militare sarà allineata a quella del Consiglio superiore della magistratura. Questo allineamento potrebbe essere stato implementato per garantire coerenza e uniformità nei processi decisionali e nelle normative all’interno del sistema giudiziario militare.
Infine, i cambiamenti previsti comporteranno anche delle modifiche nel numero dei membri togati all’interno di tali organi. Questo potrebbe riflettere una revisione delle esigenze e delle dinamiche operative del sistema giudiziario militare, con l’obiettivo di garantire una composizione più equilibrata e rappresentativa dei vari attori coinvolti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it