proventi-violazioni-codice-strada-rendicontazione“Obiettivi condivisi ma serve pieno riconoscimento delle competenze delle Province”: questo il fulcro dell’intervento in audizione alla Camera dell’UPI sul nuovo Codice della Strada.


Aggiornare le norme del Codice della strada è una vera e propria urgenza, considerato il dato sempre in aumento dell’incidentalità, e le Province, che gestiscono oltre 100 mila chilometri di viabilità su cui insistono più di 30 mila ponti e viadotti, non possono che condividere gli obiettivi della proposta di legge. Dobbiamo però sottolineare che il testo, che contiene una delega molto ampia al Governo di riordino della disciplina del Codice della strada, non tiene debitamente conto delle competenze degli enti locali, a partire dalle Province, in materia di viabilità e di polizia stradale. Questa mancanza rischia di inficiare il fine ultimo della delega stessa, cioè di sistematizzare il quadro normativo, semplificando le norme per assicurarne la migliore applicazione. Per questo, considerata l’importanza di questo intervento normativo anche alla luce dei dati di incidentalità stradale forniti dall’Istat, che evidenziano una vera e propria emergenza nazionale, chiediamo che tutto il percorso di revisione delle norme sia realizzato nel rispetto delle competenze degli enti locali, che gestiscono le strade urbane ed extraurbane, su cui i tassi di incidentalità sono in continuo aumento.

Lo ha detto il rappresentante dell’UPI Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, intervenendo in audizione alla Commissione Trasporti della Camera dei deputati, sulla proposta di legge di aggiornamento del Codice stradale.

Il delegato UPI ha poi evidenziato alcune richieste specifiche a partire dall’aumento delle sanzioni, nel caso di distrazione alla guida, all’estensione dei controlli automatici – autovelox – nei punti di criticità della viabilità extraurbana, alla necessità di una semplificazione il regime autorizzativo delle scuole guida.

La revisione del Codice della Strada – ha aggiunto Menesini – deve essere poi l’occasione per dare maggiore copertura normativa sulla circolazione in presenza di piste ciclabili urbane ed extraurbane, considerati gli importanti investimenti che al riguardo stanno portando avanti gli enti locali, comprese le Province, nonché l’ulteriore impulso derivante dalle misure al riguardo previste dal PNRR.”

 


Fonte: UPI - Unione Province d'Italia