Ecco un riepilogo completo, a cura del Presidente dell’Aran Antonio Naddeo, su novità e innovazioni nel nuovo CCNL Funzioni Centrali 2022-2024.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto delle Funzioni Centrali 2022-2024, approvato il 23 dicembre 2024 dal Consiglio dei ministri e ora all’esame della Corte dei Conti, introduce significative innovazioni per circa 195.000 dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici economici. Il nuovo contratto, oltre a migliorare le condizioni economiche, risponde alle esigenze di una pubblica amministrazione sempre più orientata all’innovazione, alla flessibilità e al benessere lavorativo.
Incrementi Economici e Arretrati
Il contratto prevede un incremento retributivo di 165 euro medi mensili per tredici mensilità, corrispondenti al 6% dello stipendio. Questo aumento consente il riconoscimento di circa mille euro di arretrati medi fino a dicembre 2024.
Innovazioni Organizzative
- Settimana lavorativa di quattro giorni
Il contratto introduce, in via sperimentale per le amministrazioni e su base volontaria per i dipendenti, la possibilità di concentrare le 36 ore settimanali in quattro giorni. Questa misura mira a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e privata, mantenendo inalterata l’efficienza dei servizi pubblici.
L’attivazione della settimana corta è subordinata alla decisione del datore di lavoro, che deve garantire il mantenimento del livello dei servizi all’utenza. La decisione richiede l’informativa ai sindacati, che possono richiedere un confronto. L’adesione del dipendente deve essere volontaria.
La riduzione delle giornate lavorative comporta un riproporzionamento delle ferie annue e delle altre assenze giornaliere previste dalla legge o dai CCNL, ad eccezione del permesso matrimoniale, che resta invariato essendo calcolato su giorni di calendario.
- Smart Working più flessibile
Viene potenziato il lavoro agile con regole uniformi per i buoni pasto e maggiore flessibilità nella scelta delle giornate di lavoro remoto. Sono state introdotte nuove disposizioni per agevolare l’accesso allo smart working per categorie specifiche, come i dipendenti che assistono familiari con disabilità o che presentano particolari esigenze di salute.
- Modifiche alle Posizioni Organizzative
L’indennità massima per le posizioni organizzative è stata elevata a 3.500 euro annui lordi, ulteriormente incrementabile in sede di contrattazione integrativa. È stato introdotto il diritto all’incarico per i funzionari con più di 8 anni di servizio in posizioni organizzative.
- Age management e mentoring intergenerazionale
Sono state introdotte specifiche norme sull’age management per gestire le differenze generazionali nel personale della PA. L’obiettivo è duplice: valorizzare l’esperienza dei senior attraverso il mentoring verso i più giovani e attivare il reverse mentoring dei giovani verso i senior, particolare per le competenze digitali e i social media. Per i dipendenti over 60 sono previste 2 ore aggiuntive di permesso annuo per visite, terapie ed esami diagnostici.
Rapporto di Lavoro
Il contratto prevede:
- Armonizzazione del periodo di prova con il nuovo sistema di classificazione professionale
- Maggiori garanzie per la fruizione delle ferie
- Chiarimenti sulla gestione delle assenze per malattia e congedi parentali
- Esplicitazione del diritto allo studio, inclusi i tempi di percorrenza
- Riconoscimento del diritto di utilizzare le ferie durante il preavviso
Relazioni Sindacali
Sono stati introdotti:
- Processi più trasparenti per l’informazione e il confronto tra amministrazioni e sindacati
- Potenziamento dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI)
- Nuove materie per la contrattazione integrativa, inclusi i criteri per gli incentivi delle funzioni tecniche
Sostegno ai Nuovi Assunti e Welfare Aziendale
Particolare attenzione è dedicata ai giovani lavoratori attraverso:
- Indennità specifiche per l’inserimento
- Maggiore flessibilità lavorativa e opportunità di smart working
- Strumenti di welfare per il benessere personale e professionale
Conclusioni
Il CCNL Funzioni Centrali 2022-2024 segna un’evoluzione significativa per le amministrazioni centrali dello Stato, introducendo un modello di gestione più flessibile e inclusivo. In continuità con il precedente contratto (2019-2021), rappresenta un punto di svolta nella valorizzazione delle competenze e nel miglioramento del benessere dei dipendenti, contribuendo a una PA più moderna ed efficiente al servizio dei cittadini.
Il testo dell’intesa sul CCNL Funzioni Centrali 2022-2024 con tutte le novità
Fonte: articolo di Antonio Naddeo, presidente dell'Aran