Il pagamento della pensione, per il mese di agosto 2024, è ancora in corso, ma ci sono diverse novità per quanto riguarda il cedolino: ecco quali.


Come ogni mese, anche ad agosto 2024, l’Inps stila un calendario per corrispondere il pagamento della pensione, per milioni di cittadini.
La pensione può essere ritirata presso gli uffici postali, ma anche presso gli istituti bancari.

Per questo mese, però, ci sono diverse novità, riguardanti i conguagli e le addizionali regionali e comunali nel cedolino.

Ecco cosa sapere.

Il calendario dei pagamenti ad agosto 2024

Dal 1° agosto (essendo primo giorno bancabile del mese), è stata resa disponibile l’erogazione della pensione, sia presso gli uffici postali che presso gli istituti bancari.

Non ci sono stati slittamenti questo mese, perché il 1° agosto è caduto in un giorno infrasettimanale e, come specificato dall’Inps, nella Circolare n°1 del 2 gennaio 2024, la data di liquidazione delle somme deve coincidere col primo giorno bancabile di ogni mese.

Per il ritiro della pensione negli uffici postali, si segue il seguente calendario:

  • Giovedì 1° agosto: i cognomi dalla A alla C;
  • Venerdì 2 agosto: i cognomi dalla D alla F;
  • Sabato 3 agosto (solo la mattina): i cognomi dalla G alla L;
  • Lunedì 5 agosto: i cognomi dalla M alla O;
  • Martedì 6 agosto: i cognomi dalla P alla R;
  • Mercoledì 7 agosto: i cognomi dalla S alla Z.

Novità cedolino pensione agosto 2024: ecco quali sono

Nel cedolino della pensione di questo mese, inizieranno le operazioni di conguaglio a debito o a credito degli importi risultanti dai Modelli 730/2024, relativi all’anno d’imposta 2023.
Saranno presenti anche le eventuali trattenute relative al conguaglio fiscale di fine anno 2023 e le rate delle addizionali regionali e comunali.

Ecco nel dettaglio.

Conguaglio di fine anno 2023

Alla fine del 2023, l’Inps ha determinato la tassazione a carico del pensionato, riguardante l’intera annualità, sulla base dell’ammontare complessivo delle prestazioni pensionistiche erogate dall’Istituto.

La tassazione, poi, è messa a confronto con le ritenute fiscali subite a titolo di acconto dal pensionato, nei singoli cedolini della pensione del 2023.

Perciò, se il pensionato ha subito ritenute fiscali a titolo di acconto superiori all’imposta effettivamente dovute, avrà un conguaglio a credito. In questo caso, avrà diritto ad un rimborso, per le imposte pagate in eccesso.

Se invece, al contrario, ha subito delle ritenute fiscali a titolo di acconto inferiori all’imposta effettivamente a suo carico, avrà un conguaglio a debito. In questo caso, è prevista una trattenuta nel cedolino per le imposte non pagate.

In riferimento al conguaglio di fine anno 2023, l’Inps ha provveduto a recuperare le somme sulle rate della pensione di gennaio e febbraio 2024, ma può capitare che i netti non siano abbastanza capienti per esaurire il recupero dei debiti. Perciò, è possibile che il residuo venga trattenuto anche sui ratei mensili successivi, fino all’esaurimento del debito.

Per le pensioni fino a 18mila euro, se il conguaglio a debito è d’importo superiore a 100 euro, le trattenute vengono dilazionate fino a novembre.

Addizionali regionali e comunali

Nel cedolino di agosto, continuano ad essere applicate le trattenute fiscali a titolo di rate delle addizionali regionali e comunali all’Irpef, relative al 2023.
Il recupero avviene con 11 rate, da gennaio a novembre.

Nella Certificazione Unica 2024, è presente il dettaglio delle somme che devono essere dovute complessivamente.

Conguagli da 730

L’Inps si pone come sostituto d’imposta e si occupa, a partire dal cedolino della pensione di agosto, di effettuare le operazioni di rimborso o trattenute delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi trasmette all’Agenzia delle Entrate, mediante modello 730.

Come si legge sul sito dell’Inps, nel cedolino della pensione di agosto, sono effettuate le operazioni di conguaglio per i pensionati che hanno indicato l’Inps come sostituto d’imposta nel 730 e se il flusso telematico, contenente il 730, è pervenuto all’Inps dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2024.

Se il 730 è stato recepito dall’Inps oltre il 30 giugno, allora bisognerà aspettare i prossimi mesi per il conguaglio.

Sul cedolino di agosto, si procederà al rimborso delle somme a credito se, dal 730, risultano imposte a carico del contribuente superiori a quelle già trattenute nel periodo d’imposta 2023.

Se dal 730, invece, risulta che la tassazione effettivamente a carico del pensionato è superiore agli acconti già subiti nel periodo d’imposta 2023, allora ci sarà la trattenuta delle imposte non pagate (conguaglio a debito).

Su questo secondo caso, l’Inps ricorda che l’eventuale rateazione degli importi a debito deve concludersi entro il mese di novembre.