Prelievo fiscale più leggero per i pensionati. Ma solo dal 2017. La no tax area per i pensionati over 75 salirà infatti dagli attuali 7.750 euro a 8.000 euro, raggiungendo così quella in vigore per i lavoratori dipendenti. Mentre per i pensionati con meno di 75 anni di eta’ si passera’ dagli attuali 7.500 euro a 7.750. Sono queste alcune delle novità annunciate dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che troveranno spazio nella legge di stabilità per il 2016.
L’allineamento delle detrazioni sui redditi da pensione a quelli da lavoro dipendente entreranno però in vigore dal 1° gennaio 2017 salvo l’Ue riconosca maggiori margini di flessibilità che consentano di anticipare di un anno l’avvio della misura. Vediamo cosa cambia.
Pensionati con meno di 75 anni. La novità proposta dal Governo modifica in particolare i commi 3 e 4 dell’articolo 13 del Tuir prevedendo che per i pensionati che hanno meno di 75 anni, la detrazione annua sarà pari a:
a) 1.783 euro, se il reddito complessivo non supera 7.750 euro. In ogni caso, l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Ciò significa che tale misura minima compete a prescindere dal risultato del calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno;
b) 1.255 euro, aumentata del prodotto fra 528 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.250 euro, se l’ammontare del reddito complessivo e’ superiore a 7.750 euro ma non a 15.000 euro;
c) 1.255 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. In tal caso, la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 40.000 euro.
Pensionati ultra75enni. Per i pensionati che hanno un’età uguale o superiore a 75 anni, la detrazione applicabile sarà invece pari a:
a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. In ogni caso, l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro.Tale misura minima compete a prescindere dal risultato del calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno;
b) 1.297 euro, aumentata del prodotto fra 583 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 15.000 euro;
c) 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma nona 55.000 euro. In tal caso, la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 40.000 euro.
Positivo il giudizio dei sindacati: “L’equiparazione della no tax area per i pensionati a quella dei lavoratori – ricorda Carmelo Barbagallo della Uil – sarebbe da accogliere con favore, ma la sua operatività a partire dal 2017 ne depotenzia la portata. Sarebbe stato opportuno, peraltro, accompagnare questo provvedimento a una vera riduzione della pressione fiscale sulle pensioni che, nel nostro Paese, resta il doppio della media OCSE. In questo senso, sarebbe stato utile estendere anche ai pensionati il bonus degli 80 euro”.