Nell’ambito della sanità, il monitoraggio dei Lea ha mostrato che 7 Regioni sono sotto i livelli essenziali di assistenza: vediamo quali.
Monitoraggio Lea Sanità: i Lea sono i livelli essenziali di assistenza, ovvero le cure minime che ogni Regione italiana è tenuta ad offrire gratuitamente.
Secondo un recente monitoraggio, però, ben 7 Regioni italiane sono al di sotto dei livelli prestabiliti.
Ecco tutti i dati.
Monitoraggio Sanità Lea: tutti i dettagli
Sono usciti i dati, riferiti al 2021, del monitoraggio dei Lea, calcolati col nuovo sistema di garanzia e pubblicati dal Ministero della Salute.
Nel report si legge che ben 7 Regioni italiane sono sotto la soglia minima dei servizi:
- In una macro-area della Provincia autonoma di Bolzano per la prevenzione;
- Molise per l’assistenza ospedaliera;
- Campania per l’assistenza distrettuale;
- Sicilia per la prevenzione;
- In due macro-aree della Sardegna per l’assistenza distrettuale e ospedaliera;
- In tutte le macro-aree della Valle d’Aosta e la Calabria.
Ci sono, però, delle buone notizie, perché 10 regioni sono sopra la sufficienza in tutte le aree: Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Basilicata.
Tutte le regioni superano il punteggio di 60 in tutte le macro-aree.
Monitoraggio Sanità Lea: cosa ci dicono i dati
Secondo il monitoraggio Lea dei dati del 2021, si evidenziano diverse criticità attribuibili all’evento pandemico.
Per quanto riguarda la prevenzione, le coperture vaccinali in età pediatrica, nell’anno 2021, non raggiungono il valore soglia fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, pari al 95%.
Per oltre la metà delle Regioni (rispetto al 2021) decresce l’indicatore sintetico sugli stili di vita, denotando una riduzione dei comportamenti a rischio per la salute, con un miglioramento dal periodo 2019-2020.
Rimane stabile il numero di deceduti a causa di tumori. Stessa cosa per i pazienti assistiti dalle cure palliative, anche se solo cinque Regioni sono sopra la soglia di sufficienza.
Assistiamo ad un miglioramento della proporzione di interventi per tumore maligno della mammella.
Stabile anche la percentuale di pazienti, con più di 65 anni e con diagnosi di frattura del collo del femore, operati entro due giorni in regime ordinario, anche se nove Regioni registrano un peggioramento dal 2020.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it