In un recente parere di precontenzioso fornito dall’Anac arrivano importanti direttive in merito alla disciplina delle possibili modifiche ai documenti di gara negli appalti.
Nei processi di appalto, i documenti di gara costituiscono il quadro normativo e informativo fondamentale per gli operatori economici interessati a partecipare. Questi documenti forniscono dettagli sulle condizioni, sui requisiti e sulle procedure relative all’appalto in questione. Tra i documenti di gara troviamo il bando di gara, il disciplinare di gara e gli allegati, i quali stabiliscono le regole e i criteri che guideranno il processo di selezione del contraente.
È essenziale che tali documenti siano chiari, completi e conformi alla normativa vigente. In caso di modifiche significative a tali documenti, è importante seguire precisi protocolli di pubblicazione e ripubblicazione per garantire la trasparenza e l’equità del processo di gara.
Ed è proprio questo l’argomento di cui si è occupata recentemente l’Autorità.
Modifiche ai documenti di gara: le nuove direttive dell’Anac
In seguito alla Delibera n. 147 datata 20/03/2024, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha ribadito un importante principio per le stazioni appaltanti: in presenza di modifiche sostanziali ai documenti di gara, è necessaria la loro ripubblicazione e la riapertura di tutti i termini previsti per la partecipazione.
La questione sottoposta all’Anac riguardava la validità di chiarimenti relativi alla lex specialis che si supponevano modificativi della stessa.
Secondo le considerazioni dell’Autorità:
- l’art. 92 del Decreto Legislativo n. 36 del 2023 stabilisce che le stazioni appaltanti devono fissare termini adeguati per la presentazione delle domande e delle offerte, considerando la complessità dell’appalto e il tempo necessario alla preparazione delle offerte, inclusa la visita dei luoghi e la consultazione dei documenti di gara. Tali termini devono essere prorogati in modo proporzionale in caso di modifiche significative ai documenti di gara
- è stato chiarito che se le modifiche ai documenti di gara sono significative e influenzano il numero di operatori economici interessati, la stazione appaltante è tenuta a ripubblicare gli atti di gara e a riaprire tutti i termini previsti per la partecipazione, compreso il termine per le visite sul campo
- secondo la giurisprudenza, i chiarimenti della stazione appaltante sulla lex specialis sono ammissibili solo se contribuiscono a chiarire il significato del testo, senza attribuire ad esso una portata diversa da quella originale
- è un principio consolidato che le regole stabilite dalla stazione appaltante nei documenti di gara vincolano non solo i concorrenti, ma anche l’amministrazione stessa.
L’Anac ha concluso che, nel caso specifico, i chiarimenti pubblicati costituivano di fatto una modifica della lex specialis. La stazione appaltante, infatti, attribuendo un significato diverso al testo originale, ha violato il principio formale della lex specialis e l’autovincolo. Di conseguenza, vista l’importanza delle modifiche proposte e il loro possibile impatto sull’esito della gara, la stazione appaltante avrebbe dovuto modificare la lex specialis e ripubblicarla, come prescritto dall’art. 92 del Decreto Legislativo n. 36 del 2023, consentendo la riapertura dei termini di partecipazione.
Il testo del parere dell’Anac
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it