misure caro energia comuniMilano aumenta lo smart working per combattere il caro energia: vediamo le misure che attueranno i comuni italiani.


Misure caro energia comuni: il caro energia continua a gravare sulle spalle delle famiglie e delle imprese, in tutta Italia e in tutta Europa. Le bollette sono sempre alte, con rincari spesso insostenibili, soprattutto per molte attività che annunciano chiusure o aumenti.

Non fanno eccezione i vari comuni italiani, che cercano nuove misure per risparmiare energia, per il prossimo inverno, dallo smart working alle luminarie natalizie.

Vediamo allora quali saranno le misure dei comuni italiani per risparmiare.

Misure caro energia comuni italiani: Milano implementa lo smart working

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Nel comune di Milano è già attivo lo smart working per 8 giorni al mese, per quanto riguarda i dipendenti pubblici.

Ma, a causa del caro energia, c’è un’altra iniziativa sul tavolo delle proposte: ogni venerdì, i dipendenti della Pubblica Amministrazione potrebbero adottare il lavoro agile, per poter risparmiare gas ed elettricità.

Il caro bollette, infatti, potrebbe pesare di circa 60 milioni di euro in più sulle casse del Comune. Per questo, è importante trovare delle misure per arginare il caro bollette.

La proposta non è stata ancora definita nei dettagli e probabilmente verrà discussa in settimana. Andrà precisato, inoltre, se i venerdì in smart working rientreranno nel pacchetto degli 8 giorni in lavoro agile o saranno aggiunti ad esso.

Quali sono le altre misure per il caro energia dei comuni italiani?

Oltre alla proposta del sindaco Giuseppe Sala sullo smart working, si aggiunge l’ipotesi di uno spegnimento anticipato delle luminarie natalizie, sempre nel capoluogo lombardo, ma si tratta di una misura ancora da vagliare.

Il caro energia, però, è una problematica pressante in tutta Italia, dal nord al sud.

Nella Regione Lazio, i dipendenti continueranno a lavorare in smart working e sarà ridotta l’illuminazione. Ci sarà anche la chiusura anticipata delle strutture che non hanno contatti col pubblico e che non forniscono servizi essenziali.

A Napoli, s’ipotizza di ridurre l’illuminazione degli edifici comunali e di riorganizzarli, mentre a Palermo non c’è ancora un vero e proprio piano di risparmio, ma si stanno valutando diverse ipotesi.

Nella provincia di Trento, invece, sono state varate alcune indicazioni per il risparmio dell’energia elettrica, per quanto riguarda gli uffici dell’amministrazione, le società partecipate e gli enti strumentali. Tra le misure, ci sono la riduzione dell’orario di accensione del riscaldamento, l’abbassamento della temperatura negli uffici, il divieto di utilizzo di fornelli e apparecchiature elettroniche e lo spegnimento anticipato dei riscaldamenti negli uffici, il venerdì, a partire dalle ore 13.00.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it