Legge Spazza Corrotti: Luigi Di Maio presenta il suo nuovo cavallo di battaglia, come è nel suo stile, in un post su Facebook. Vediamo di cosa si tratta.
“Lettera ai corrotti (o potenziali tali) d’Italia: occhio, arriva la Legge SpazzaCorrotti! Cari corrotti, cari corruttori, vi invio questa missiva pubblica per informarvi ufficialmente del fatto che questa settimana il Consiglio dei Ministri esaminerà il Ddl del ministro Bonafede che abbiamo chiamato Legge Spazza Corrotti”.
Così Luigi Di Maio su Facebook.
Il vice premier spiega che
“è la prima seria misura contro la corruzione che viene discussa in Italia dal dopoguerra ad oggi. Praticamente non lascia alcuno scampo a chi corrompe e a chi viene corrotto. Per cui, in sostanza, corrompere non conviene più. A nessuno e in nessun caso. Prima dell’approvazione di questa legge voi corrotti, ad esempio- continua il ministro pentastellato- potevate contare sul fatto che chi viene a proporvi una mazzetta per truffare un concorso o un appalto sia senza dubbio alcuno un corruttore certificato e che nessuno possa scovarvi. Con lo Spazza Corrotti non sarà più così. Mentre ti propongono la tangente ci potrebbe essere un infiltrato delle forze dell’ordine proprio al tuo fianco perché pensi che faccia parte della combriccola. E invece è lì per arrestarti, un moderno Donnie Brasco. La figura dell’infiltrato, infatti, potrà ora occuparsi anche di corruzione grazie al nostro impegno. Avrete il terrore di accettare quella tangente e quindi magari non lo farete”.
Continua:
“Nel caso in cui, invece, qualcuno venisse beccato con le mani nella marmellata avrebbe un’altra bella sorpresa. Non potrebbe più mettere piede in un ufficio pubblico e neppure contrattare con la pubblica amministrazione. A vita! Mai più. Non c’è santo che tenga. Potrete anche patteggiare, ma il DASPO ad aeternum non ve lo toglie nessuno. Marchiati a vita. È un modo, l’unico giusto, per proteggerci da voi. Per proteggere lo Stato, gli imprenditori onesti che da anni chiedevano questa misura e tutti noi cittadini. Infine ripristineremo la perseguibilità d’ufficio per alcune ipotesi di appropriazione indebita aggravata, norma cancellata da Gentiloni e di cui si sono avvantaggiati anche i cognati di Renzi, che non essendo stati denunciati dall’UNICEF la passano liscia. Per voi non sarà più possibile farla franca. Insomma, “corrompere non conviene più. Non sfidate la sorte, non sfidate lo Stato. Avete smesso di ammorbare l’Italia con i vostri loschi affari. Per anni una classe politica distratta, compiacente o complice vi ha permesso di farlo. Dal 4 marzo tutto è cambiato. Adesso costituitevi e non corrompete più. Ps: cari cittadini, mandate anche voi un messaggio ai corrotti italiani utilizzando l’hashtag #SpazzaCorrotti. Sono fregati!”,
conclude il post.
La piaga della Corruzione
La corruzione purtroppo è una piaga sociale che affligge l’Italia. Secondo la denuncia dell’Associazione Avviso Pubblico, l’illegalità dei colletti bianchi si è espansa e caratterizza sempre di più pezzi del mondo delle imprese, delle professioni, della burocrazia, della finanza e della politica.
Sempre secondo l’Associazione, la lotta contro la corruzione, affiancata ad una concreta e diffusa azione di promozione della cultura della legalità, della cittadinanza responsabile e della partecipazione, altro non sono che una premessa irrinunciabile ad ogni programma politico che voglia essere credibile.