Legge di Bilancio 2022: ecco i contenuti principali per i Comuni nella nota sintetica dell’Anci.
Disponibile la sintesi dei contenuti dei principali articoli di interesse dei Comuni e Città Metropolitane contenuti nella Legge di Bilancio 2022, trasmessa al Senato della Repubblica (AS 2448), nella nota elaborata dall’Anci che pubblichiamo.
Legge di Bilancio 2022: le novità per i Comuni nella nota sintetica dell’Anci
Qui di seguito riportiamo, a titolo esemplificativo, alcune delle misure previste per i Comuni. Per il contenuto completo della nota vi rimandiamo al documento in calce a questo articolo.
Governance e remunerazione del servizio nazionale della riscossione
La norma interviene sulla governance dell’Agenzia Entrate–Riscossione, che viene posta in capo all’Agenzia delle Entrate e dispone regole sulla remunerazione dell’attività del riscossore nazionale, a decorrere dagli atti di riscossione emessi dal 2022, in una logica di superamento dell’aggio di riscossione, argomento oggetto della legge di delega fiscale.
Su questo punto in particolare, attraverso la sostituzione dell’articolo 17 del d.lgs. n. 112 del 1999, si stabilisce che le spese per procedure esecutive e notifica continuano ad essere attribuite ai destinatari delle procedure di recupero e si dispone l’addebito a carico di tutti gli enti diversi dalle amministrazioni dello Stato o previdenziali che si servono del riscossore nazionale di due quote: una quota – da determinarsi con successivo decreto – in caso di emanazione di provvedimento di sgravio totale o parziale da parte dell’ente impositore; un’ulteriore quota di partecipazione al costo del servizio, per un importo pari all’1 per cento delle somme riscosse.
Superbonus fiscale e recupero o restauro della facciata esterna degli edifici
Si dispone la proroga al 2022 per gli interventi già avviati al 31 dicembre 2021 (purché alla data del 30 settembre 2021 sia già stata effettuata la CILA). E’ prevista la proroga al 2023 (con il 110%) e fino al 2025 con una diminuzione della percentuale soggetta all’incentivo, vale a dire 70% per le spese sostenute nel 2024, 65% per quelle sostenute nel 2025.
Inoltre, chi ha un ISEE non superiore a 25.000 euro annui avrà diritto all’incentivo del 110% per il 2022, su interventi per unità immobiliari adibite ad abitazione principale di persone fisiche.
Disposizioni in materia di reddito di cittadinanza
La norma prevede l’obbligo per i comuni, nell’ambito dei PUC, di avvalersi di almeno un terzo dei beneficiari di RdC residenti (attualmente sussiste solo l’obbligo da parte dei beneficiari di RdC a fornire la propria disponibilità a partecipare ai PUC).
Si precisa che resta fermo che, in caso di non adesione ai progetti da parte dei percettori di RdC, è disposta la decadenza dal beneficio.
In particolare, viene rafforzato il sistema di “precompilazione” delle domande di RdC, affinché siano automaticamente inseriti nelle stesse i dati già in possesso dell’Amministrazione (e quindi già verificati).
L’obiettivo è inserire in modalità precompilata i dati dichiarati a fini ISBE e i dati già in possesso di INPS (Anagrafe tributaria, Anagrafe dei conti di gioco, del Catasto, del PRA, registro delle imbarcazioni da diporto etc.). Si prevede che i Comuni effettuino controlli a campione sui requisiti per il Rdc dei nuclei familiari, sia al momento della presentazione della domanda, sia dopo l’erogazione del beneficio (per verificare la permanenza di quei requisiti).
La disposizione è tesa ad un maggior controllo anche da parte dei Comuni sulla sussistenza dei requisiti per la prestazione.
Sia al momento sia dopo l’erogazione del beneficio si segnala che risponde di danno erariale il RUP del Comune, che non esercita il potere di controllo sui dati anagrafici e non li comunica.
Il testo completo della nota
A questo link potete consultare il documento completo.
Fonte: ALI - Autonomie Locali Italiane (tratto da anci.it)