redditi finanziariL’accelerazione impressa negli ultimi anni dal Dipartimento delle Finanze alle procedure di validazione statistica ed il continuo miglioramento delle attività di ricezione e trattamento delle dichiarazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate consentono di rendere disponibili i dati delle dichiarazioni dei redditi a sei mesi dal termine di presentazione.

 

Questi processi saranno ancora più rapidi nell’anno in corso, a seguito all’introduzione della dichiarazione precompilata, disponibile a partire dal 15 aprile 2015.

 

Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a circa 811 miliardi di euro per un valore medio di 20.070 euro. Il confronto omogeneo con l’anno precedente mostra un aumento sia del reddito complessivo totale (+0,6%), sia del reddito complessivo medio (+1,5%), determinato principalmente dalla crescita dei redditi da pensione (+2% il reddito totale, +3,2% il reddito medio, che compensa ampiamente il calo del numero dei pensionati)..

 

Se si osserva il reddito complessivo del contribuente mediano, che rispetto alla media non è influenzato da valori outlier (ossia particolarmente elevati), l’importo scende a 16.213 euro. Ciò significa che la metà dei contribuenti non supera 16.213 euro di reddito complessivo dichiarato. L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (23.680 euro), seguita dal Lazio (22.310 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso con 14.390 euro; nel 2013 il reddito medio nelle regioni del Sud e del Centro è cresciuto meno della media nazionale.

 

I redditi da lavoro dipendente e da pensione superano l’82% del reddito complessivo dichiarato, in particolare il reddito da pensione supera per la prima volta il 30% del totale del reddito complessivo.

 

I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 35.660 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 17.650 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.600 euro, quello dei pensionati a 16.280 euro e, infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 15.670 euro. Si ricorda che la quasi totalità dei redditi da capitale è soggetta a tassazione sostitutiva e non rientra pertanto nell’Irpef.

 

L’imposta netta Irpef ha un valore medio di 4.910 euro (+0,6% rispetto all’anno precedente) ed è dichiarata da circa 31 milioni di soggetti pari al 76% del totale dei contribuenti. Circa 10 milioni di soggetti hanno un’imposta netta pari a zero. Si tratta prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione, ovvero di coloro la cui imposta lorda si azzera per effetto delle numerose detrazioni riconosciute dal nostro ordinamento. L’imposta netta totale dichiarata, pari a 152,2 miliardi di euro, è sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente.

 

Analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo si nota che nella classe fino a 15.000 euro si colloca il 46% dei contribuenti, che dichiara solo il 5% dell’Irpef totale, in quella tra i 15.000 e i 50.000 euro si posiziona il 49% dei contribuenti, che dichiara il 58% dell’Irpef totale, mentre solo il 5% dei contribuenti dichiara più di 50.000 euro, ma versa il 37% dell’Irpef totale. I soggetti con un reddito complessivo maggiore di 300 mila euro sono anche tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3% sulla parte di reddito eccedente tale soglia: si tratta di circa 30.000 soggetti (0,1% del totale contribuenti), per un ammontare complessivo di 252 milioni di euro (circa 8.700 euro in media)