Un dipendente di Pubblico del Comparto Funzioni centrali ha richiesto all’ufficio personale la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale a 30 ore settimanali con articolazione dell’orario su tre giorni e durata della prestazione giornaliera pari a 10 ore. E’ accoglibile in base alla normativa vigente e/o rispetto alle norme contrattuali?
Lavorare 10 ore al giorno nella PA è possibile?
Per rispondere al quesito proposto evidenziamo innanzitutto, in merito alla durata massima dell’orario giornaliero, che il D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66 che prevede all’art. 7 che “il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore” supera la disposizione dell’art. 19, co. 4, CCNL 16 maggio 1995 del comparto Ministeri in cui si prevedeva il tetto di nove ore.
Per ciò che concerne la disciplina contrattuale, il nuovo CCNL 12 febbraio 2018, Funzioni centrali 2016/2018 (art. 17 comma 6), ha sancito ugualmente il diritto del lavoratore ad un riposo giornaliero non inferiore a 11 ore consecutive, così definendo per differenza la durata massima della giornata di lavoro coerentemente a quanto previsto dall’art. 7, D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66.
Lavorare 10 ore al giorno nella PA è possibile? Conclusioni
In tale quadro, riteniamo che la richiesta del dipendente di articolare la propria prestazione di lavoro a tempo parziale su tre giorni a settimana, ciascuno della durata di dieci ore, non contravviene alle disposizioni del richiamato CCNL né del D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66, fermo restando il rispetto delle nuove norme introdotte in materia di pausa dall’art. 23 del citato CCNL (30 minuti nella giornata di almeno 6 ore lavorative).
Fonte: Fonte: articolo di Andrea Bufarale [tratto da risponde.leggiditalia.it]
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