Dal 1° gennaio 2015 sono in vigore 9 città metropolitane: Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari.
Si tratta di enti territoriali di area vasta costitutivi della Repubblica ai sensi dell’articolo 114 della Costituzione e disciplinati dalla legge n.56 del 7 aprile 2014.
Allo scopo di individuarle univocamente e per finalità statistiche, l’Istat assegna alle città metropolitane, attualmente costituite dai comuni e dai territori afferenti alle province omonime, i seguenti codici:
Città metropolitana | Codice |
Torino | 201 |
Genova | 210 |
Milano | 215 |
Venezia | 227 |
Bologna | 237 |
Firenze | 248 |
Roma | 258 |
Napoli | 263 |
Bari | 272 |
L’Istat, attraverso una verifica periodica presso le Regioni, acquisisce nel corso dell’anno tutte le variazioni territoriali e amministrative verificatesi sul territorio nazionale e documentate dal relativo provvedimento legislativo (esempio: Legge Regionale) pubblicato su un documento istituzionale ufficiale (esempio: Gazzetta Ufficiale, Bollettino Regionale). Un’ulteriore fonte di aggiornamento delle variazioni occorse è giunta, a partire dal 2009, dall’attività di revisione delle Basi territoriali, strumento rispondente all’esigenza dei Comuni di predisporre i propri piani topografici per l’effettuazione dei Censimenti del 2011.
Tutte le variazioni intercorse e comunicate all’Istat sono registrate negli appositi elenchi e, a partire dal 2009, pubblicate il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Ulteriori aggiornamenti vengono pubblicati in periodi diversi da quelli suddetti per garantire la tempestiva divulgazione delle informazioni di tipo amministrativo rilevanti per gli Enti istituzionali e di interesse per tutti gli utenti, pubblici e privati.
A seguito di ogni variazione amministrativa l’elenco dei comuni italiani e dei relativi codici viene aggiornato (tutti i file sono disponibili in formato xls e csv).
Dal 1° gennaio 2015 il numero ufficiale dei comuni italiani è pari a 8.048unità amministrative.
Gli ultimi importanti eventi in termini di variazioni amministrative sono:
- Istituzione del comune di Predaia, in provincia di Trento;
- Istituzione del comune di San Lorenzo Dorsino, in provincia di Trento;
- Istituzione del comune di Valdaone, in provincia di Trento;
- Istituzione del comune di Valvasone Arzene, in provincia di Pordenone;
- Istituzione del comune di Sillano Giuncugnano, in provincia di Lucca.
Si rappresenta che, in attuazione dell’art. 24 della Legge 5 maggio 2009, n. 42 (“Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione” pubblicato in G.U. 6/5/2009, n. 103) il comune di Roma è confluito nel nuovo ente territoriale Roma Capitale.
Il successivo Decreto Legislativo 17/9/2010, n. 156 (“Disposizioni recanti attuazione dell’art. 24 della legge 5/5/2009, n. 42 e successive modificazioni, in materia di ordinamento transitorio di Roma Capitale” pubblicato in G.U. 18/9/2010, n. 219) reca disposizioni fondamentali dell’ordinamento del nuovo ente (Statuto, competenze, risorse ad esso attribuite, status dei suoi amministratori) con decorrenza 20/9/2010.
Tutto ciò premesso, si precisa che tali provvedimenti non hanno avuto effetti sul territorio di Roma, che pertanto, pur non vantando più lo status amministrativo di comune, continua ad essere presente nell’elenco dei comuni con la denominazione Roma e codice statistico 058091.
In seguito all’adozione del “Regulation (EC) n. 1059/2003 of the European Parliament and of the Council of 26 May 2003 on the establishment of a common classification of territorial units for statistics (NUTS)”, anche l’Istat si è uniformato a tale classificazione. Pertanto è stato applicato l’uso della doppia dizione italiano/francese per la Regione e la provincia della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e il ricorso al simbolo separatore “/” per i comuni con la denominazione bilingue della provincia di Bolzano/Bozen.
FONTE: ISTAT