Anticipo rinnovo contratto stipendio di novembre ipotesiL’ipotesi del Ministro della PA Zangrillo è quella di un anticipo del rinnovo di contratto sullo stipendio di novembre: ecco cosa sappiamo.


Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, richiederà al Consiglio dei Ministri di anticipare il rinnovo di contratto, già sullo stipendio di novembre.

Questo porterebbe ad un anno di aumenti, tutti su una sola busta paga.
Ciò potrebbe comportare anche un passo in avanti, rispetto ai ritardi della firma del CCNL dello scorso triennio e tagliare le tempistiche.

Vediamo l’ipotesi nel dettaglio.

Anticipo rinnovo contratto stipendio di novembre: ecco l’ipotesi

L’intenzione del Ministro è quella di anticipare il rinnovo dei contratti pubblici, dal valore di due miliardi di euro, già direttamente nei cedolini del mese di novembre.

In questo modo, si eviterebbe la “confusione” tra gli extra e le tredicesime del mese di dicembre, portando i dirigenti pubblici a guadagnare anche 2mila euro in più all’anno (una cifra che scende per i funzionari).

A beneficiare dell’assegno saranno anche tutte le forze di sicurezza (dalla Polizia all’esercito) poiché, in attesa di rinnovare il loro contratto di lavoro prossimo anno, potranno accettare il maxi-assegno.

Il Governo ha stanziato 7,3 miliardi di euro per i dipendenti pubblici con la Manovra 2024, di cui cinque andranno agli aumenti del comparto statale, come professori, dipendenti dei ministeri, funzionari dell’Inps e delle agenzie fiscali.

Come funzionerebbe l’anticipo

Secondo le ipotesi, due miliardi di euro saranno anticipati nel 2023, tra il mese di novembre e quello di dicembre.

L’anticipo consisterà in un aumento di 6,7 volte dell’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici. Più nello specifico, si tratta di un aumento del 3,35%, ovvero una somma mensile che può variare tra i 50 e i 149 euro, a seconda delle qualifiche e che va moltiplicata per le 13 mensilità, che saranno pagate tutte insieme.

Per il 2024, sono già previsti aumenti contrattuali veri e propri, che assorbiranno anche l’indennità di vacanza contrattuale. Da alcuni calcoli preliminari, questi aumenti potrebbero portare le retribuzioni a salire del 6%.

E la sanità?

Per il comparto sanità, è previsto uno stanziamento ad hoc pari a 2,3 miliardi di euro, destinato al rinnovo dei contratti.
Inoltre, c’è un ulteriore fondo di 700 milioni di euro, per aumentare la retribuzione delle ore extra e per lo smaltimento delle liste d’attesa.

Sono attesi anche 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni di euro per il 2026, per potenziare l’assistenza territoriale, anche con un aumento delle assunzioni del personale sanitario.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it