Con la legge di stabilità il patrimonio Inps è protetto
dall’erosione determinata dall’incorporazione Inpdap
Fino all’incorporazione dell’Inpdap nel 2012, nonostante la crisi economica
iniziata nel 2008, il patrimonio netto dell’Inps presenta una sostanziale stabilità,
così come si rileva dai dati ufficiali dei bilanci consuntivi e preventivi
dell’Istituto.
La tabella che segue riporta i dati ufficiali dei bilanci consuntivi (fino al 2012) e
preventivi (2013 e 2014) dell’Inps, relativi al patrimonio netto dell’Istituto.
Anno Miliardi di euro
2009 42,5
2010 43,5
2011 41,2
2012 21,8
2013 7,4
2014 4,5
Nel 2012, per effetto dell’incorporazione suddetta, il patrimonio ha subito una
riduzione di circa 20 miliardi dovuta in parte al pregresso disavanzo
patrimoniale dell’ente soppresso (Inpdap) e in parte al disavanzo economico
d’esercizio di due gestioni, sempre del predetto ente, la cassa pensioni dei
dipendenti degli enti locali (CPDEL) e la cassa pensioni dipendenti dello Stato
(CTPS).
La situazione del pregresso disavanzo patrimoniale – che si ripercuoterebbe nel
2013 e nel 2014 – è stata risolta grazie all’intervento previsto nella legge di
stabilità del 2014 che ha considerato definitive le anticipazioni di bilancio
disposte a favore dell’Inpdap fino al 31 dicembre 2011, con un miglioramento di
oltre 25 miliardi di euro della situazione patrimoniale che sarà rilevato in
occasione della prima nota di variazione al bilancio preventivo 2014 dell’Inps.
Per queste ragioni i dati 2013 e 2014 non sono da considerarsi utili al confronto.
Altri dati diffusi in queste ore sono privi di fondamento.
Anche per la cassa pensioni dei dipendenti dello Stato (CTPS) la problematica
del disavanzo d’esercizio è avviata a risoluzione. Permane lo squilibrio della
CPDEL previsto nel 2014 in 7,6 miliardi.
Si può dunque affermare che i recenti interventi legislativi e le riforme
previdenziali degli ultimi anni consentono di garantire la tenuta del sistema
previdenziale italiano certificata anche dagli organismi e dalle istituzioni
internazionali.
FONTE: Inps