La Ragioneria Generale dello Stato ha recentemente pubblicato una nuova FAQ per fornire chiarimenti sulla modalità di rilevazione dell’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) all’interno del Conto Annuale.


Qualche settimana fa, lo ricordiamo, la Ragioneria Generale dello Stato aveva emesso una circolare dedicata alla compilazione del Conto Annuale, un’indagine obbligatoria per gli enti pubblici prevista dal decreto legislativo n. 165/2001.

Quest’anno, il termine per completare l’indagine è fissato al 6 settembre 2024. Il Conto Annuale, che fa parte del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), è uno strumento essenziale per diverse istituzioni.

La Corte dei Conti, ad esempio, utilizza i dati del Conto Annuale per redigere il rapporto annuale al Parlamento sull’uso delle risorse finanziarie per il personale, in conformità con l’articolo 60 del d.lgs. n. 165/2001. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sfrutta queste informazioni per monitorare la finanza pubblica, mentre il Ministero dell’Interno le impiega per il Censimento del personale degli enti locali (CePEL).

Che cosa si intende per indennità di vacanza contrattuale?

L’indennità di vacanza contrattuale (IVC) è una componente aggiuntiva del compenso destinata ai dipendenti pubblici che si trovano in una fase di “vacanza contrattuale.” Questo termine si riferisce al periodo in cui i lavoratori sono in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, e serve a compensare temporaneamente l’assenza di aggiornamenti contrattuali e salariali.

L’IVC ha lo scopo di:

  • Sostenere il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici durante la fase di negoziazione del nuovo contratto collettivo.
  • Incentivare la stabilità e la motivazione del personale, mitigando l’impatto economico dell’attesa.
  • Riconoscere l’impegno continuativo dei lavoratori nonostante l’assenza di un contratto aggiornato.

Come si rileva l’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale nel nuovo Conto Annuale?

Uno dei principali interrogativi che gli enti pubblici si pongono riguarda la corretta modalità di rilevazione dell’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC). Questo incremento è previsto dall’articolo 3 del decreto-legge n. 145/2023, successivamente convertito in legge il 15 dicembre 2023 n. 191, ed è stato corrisposto a dicembre 2023 con effetto sul 2024. Per rispondere a queste domande, la Ragioneria Generale dello Stato ha fornito chiarimenti specifici.

La Ragioneria Generale dello Stato ha precisato che l’incremento dell’indennità deve essere adeguatamente riportato nel Conto Annuale, un documento fondamentale per il monitoraggio delle risorse umane e finanziarie degli enti pubblici. In particolare, l’incremento va rilevato nella tabella 13, sotto la voce di spesa “Indennità di vacanza contrattuale”.

Per rilevare correttamente l’incremento dell’IVC, gli enti devono seguire questi passaggi:

  1. Identificazione dell’incremento: determinare l’esatto ammontare dell’incremento dell’IVC stabilito per ciascun dipendente a partire da dicembre 2023, come specificato dalla normativa vigente.
  2. Registrazione nella Tabella 13: inserire l’ammontare totale dell’incremento nella tabella 13 del Conto Annuale. Questa tabella è dedicata alla registrazione di varie voci di spesa legate ai compensi del personale, tra cui l’indennità di vacanza contrattuale.
  3. Voce di spesa specifica: utilizzare la voce di spesa “Indennità di vacanza contrattuale” per garantire una corretta categorizzazione e una trasparente rendicontazione delle risorse destinate a questa indennità.
  4. Verifica e conferma: verificare che tutte le registrazioni siano accurate e conformi alle direttive della Ragioneria Generale dello Stato, evitando errori o omissioni che potrebbero compromettere la qualità dei dati riportati nel Conto Annuale.

L’incremento dell’IVC rappresenta un riconoscimento importante per i dipendenti pubblici, contribuendo a mantenere il loro tenore di vita durante il periodo di vacanza contrattuale. Esso riflette la volontà del legislatore di adeguare tempestivamente i compensi del personale pubblico alle condizioni economiche correnti, assicurando al contempo una gestione trasparente e precisa delle risorse finanziarie pubbliche.

Gli obblighi di partecipazione alla rilevazione

La partecipazione all’indagine del Conto Annuale è obbligatoria per tutti gli enti pubblici secondo il d.lgs. n. 165/2001. Dal 2013, questo obbligo si estende anche agli enti inclusi nella lista Istat, con poche eccezioni. Le variabili raccolte includono:

  • la consistenza del personale
  • il lavoro part-time e flessibile
  • le assenze
  • il turnover
  • l’età e l’anzianità di servizio
  • i titoli di studio
  • la distribuzione geografica
  • il costo del lavoro.

Il testo completo della Circolare e gli allegati