guerreUna proposta di legge per adeguare i trattamenti spettanti ai mutilati e agli invalidi di guerra e ai congiunti dei caduti in guerra. E’ quanto prevede il disegno di legge depositato questa settimana da Patrizia Maestri (Pd) e Maria Luisa Gnecchi (Pd) (ddl 3078) e intende garantire un nuovo adeguamento degli assegni dopo l’ultimo riconosciuto ormai ben 25 anni fa con la legge 422/1990.

 

«La platea dei beneficiari – scrivono le firmatarie – è oggi, purtroppo, ormai molto ristretta e di giorno in giorno si riduce a causa dell’età avanzata dei destinatari di queste provvidenze e dei loro congiunti diretti. È quindi opportuno intervenire con sollecitudine onde rinnovare il riconoscimento che il Paese deve a queste persone, che direttamente si sono impegnate per la nostra libertà e la nostra democrazia e per questo hanno sofferto condizioni di vita difficili avendo subìto mutilazioni o invalidità a causa degli avvenimenti bellici».

 

La proposta di legge propone chiede, pertanto, un adeguamento in aumento del 40 per cento, a decorrere dal 1° giugno 2015, dei trattamenti base annui di cui alle tabelle C, E, G e N annesse al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1978. Nonchè un innalzamento al 60 per cento della percentuale su cui sono calcolati gli assegni supplementari alle vedove (articolo 38 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1978), rispetto agli assegni di superinvalidità di cui alla tabella E annessa al citato testo unico.