novità green pass senatoIl Senato ha approvato il nuovo decreto-legge con alcune semplificazioni sul Green Pass. Vediamo quali sono tutte le novità.


Novità Green Pass Senato: con 199 voti favorevoli, 38 contrari e nessun astenuto, il Senato ha approvato il nuovo decreto-legge riguardante il Green Pass sui luoghi di lavoro. Il testo verrà trasmesso alla Camera, per la conversione definitiva in legge.

Vediamo quali sono le novità riguardo al Green Pass.

Novità Green Pass in Senato: cosa cambia per i lavoratori

Il decreto-legge appena approvato in Senato riguarda il Green Pass sui luoghi di lavoro. Sono state, quindi, introdotte diverse novità riguardo la certificazione verde.

Tra queste novità, troviamo anche il mantenimento di prezzi calmierati dei test rapidi, almeno fino al 31 dicembre 2021.

Semplificazione delle verifiche del Green Pass

In primis, è stata introdotta una semplificazione delle verifiche del Green Pass, anche nel settore privato. I dipendenti privati, infatti, potranno richiedere di consegnare una copia della propria certificazione verde al proprio datore di lavoro (o chi ne ha la delega). Così, che non si dovranno effettuare i controlli ogni giorno, per verificare la validità del Green Pass.

La novità “aggira” la decisione del Garante della Privacy, che aveva sottolineato come non fosse possibile avere una lista dei dipendenti con la certificazione verde o meno. Ma, essendo i dipendenti stessi a presentare il Green Pass per una sua futura trattenuta, non c’è violazione della privacy.

Assenza di Green Pass

novità green pass senatoUna delle novità introdotte è dedicata alle aziende con meno di 15 dipendenti. Viene, infatti, prolungato il periodo in cui i datori di lavoro possono sospendere o sostituire un dipendente, privo di Green Pass.

Ad oggi, un dipendente, che non ha la certificazione verde, viene segnalato dal datore di lavoro come assente ingiustificato. Dopo cinque giorni di assenza, può rischiare una sospensione e rimanere senza stipendio per un massimo di 10 giorni, un periodo che può essere rinnovato una volta, fino al 31 dicembre 2021.

Il nuovo decreto-legge, elimina il limite di rinnovo della sospensione: il lavoratore, quindi, potrà essere sospeso dall’attività lavorativa più volte, fino al 31 dicembre 2021 (salvo proroghe).

Controlli lavoro di somministrazione

Ad oggi, il controllo del Green Pass, per i lavori in somministrazione, è a carico sia dell’agenzia di somministrazione, che a carico dell’azienda nella quale lavora il dipendente.

Nel decreto-legge, il duplice controllo della certificazione verde viene eliminato e il controllo passerà ad essere responsabilità solamente dell’azienda per la quale il lavoratore svolge la prestazione lavorativa.

Scadenza Green Pass in orario lavorativo

Se il Green Pass dovesse scadere durante l’orario lavorativo, il dipendente potrà continuare a lavorare fino alla fine del suo orario di lavoro. Non ci sarà alcuna sanzione amministrativa a suo carico.

Come riportato da Open, l’unica eccezione ci sarebbe se il lavoratore, in fase di controllo, venisse trovato in possesso di una certificazione verde scaduta dopo un’ora dall’inizio della prestazione lavorativa, rischierà una multa dai 600 ai 1500 euro.

Al contrario, come detto dalla testata La Legge per tutti, non ci sarebbero sanzioni per i lavoratori con Green Pass in scadenza nel corso dell’orario di lavoro.

Come si ottiene la certificazione verde o l’esenzione

Ricordiamo che il Green Pass può essere ottenuto in vari modi.

  • Dopo aver completato il ciclo vaccinale;
  • Dopo aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni;
  • Se si è guariti dal virus nei sei mesi precedenti;
  • Se si è risultati negativi a un tampone rapido o molecolare nelle 48 ore precedenti.

Per chi non si può vaccinare, invece, è possibile ottenere l’esenzione.

La certificazione può essere rilasciata solamente dai medici dei Servizi Vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi Sanitari Regionali o dai Medici di Medicina Generale o Pediatri di libera scelta del paziente, che operano nella campagna vaccinale.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it