Il lungo periodo di incertezza per i quasi 14.000 dirigenti e segretari delle Regioni e degli enti locali italiani potrebbe finalmente giungere al termine: lo stallo sul contratto sarebbe vicino alla fine.
Lo scorso 11 dicembre 2023, dopo mesi di negoziati, l’Aran e i sindacati rappresentativi hanno sottoscritto l’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2019-2021. Questo accordo riguarda circa 13.640 dirigenti amministrativi, tecnici e professionali, nonché segretari comunali e provinciali dell’area dirigenziale delle Funzioni Locali.
Un contratto atteso e frutto di lunghe trattative
La firma sulla pre-intesa era arrivata al termine di un complesso e prolungato processo negoziale. Il nuovo testo contrattuale introduce diverse novità in ambito normativo ed economico, applicabili a tutto il personale interessato. Tra queste, spiccano nuove regolamentazioni per il lavoro agile e il mentoring, adeguando le norme contrattuali ai recenti interventi legislativi.
Scopriamo dunque in breve quali saranno le novità.
Relazioni sindacali
Un’importante riforma riguarda le relazioni sindacali, con una maggiore enfasi sull’informazione preventiva e consuntiva e sui temi di confronto.
Risultano anche fissate delle clausole di raffreddamento nella contrattazione integrativa: entro il primo mese del negoziato relativo alla contrattazione integrativa le parti non assumono iniziative unilaterali né procedono ad azioni dirette; compiono, inoltre, ogni ragionevole sforzo per raggiungere l’accordo nelle materie demandate.
Tutele
Sono stati introdotti significativi miglioramenti nelle tutele, tra cui il periodo di prova, le gravi patologie che richiedono terapie salvavita, le misure per le donne vittime di violenza e le diverse tipologie di assenze.
Il dirigente o il dirigente amministrativo, tecnico e professionale assunto in servizio è soggetto ad un periodo di prova la cui durata è stabilita in sei mesi. Possono essere esonerati dal periodo di prova, con il consenso degli interessati, coloro che lo abbiano già superato, per un periodo di pari durata, nella stessa qualifica presso la stessa o altra amministrazione.
I dirigenti hanno inoltre diritto di assentarsi ed essere retribuiti nei seguenti casi:
- partecipazione a concorsi od esami, procedure selettive o comparative, anche di mobilità, limitatamente ai giorni di svolgimento delle prove
- compatibilmente con le esigenze di servizio, a congressi, convegni, seminari e corsi di aggiornamento professionale facoltativi, anche on-line, connessi con la propria attività lavorativa, entro il limite complessivo di otto giorni per ciascun anno;
- lutto per il decesso del coniuge, dei parenti entro il secondo grado e degli affini entro il primo grado o del convivente ai sensi dell’art. 1, commi 36 e 50, della Legge n. 76/2016: giorni tre per evento, anche non consecutivi, da fruire entro 7 giorni lavorativi dal decesso, o in caso di motivate esigenze, entro il mese successivo a quello del decesso;
- particolari motivi personali e familiari, entro il limite complessivo di 3 giorni nell’anno.
Lavoro agile
L’adesione al lavoro agile ha natura consensuale e volontaria. L’amministrazione individua le attività che possono essere effettuate in lavoro agile. Sono esclusi i lavori in turno e quelli che richiedono l’utilizzo costante di strumentazioni non remotizzabili.
L’amministrazione, nel dare accesso al lavoro agile, ha cura di conciliare le esigenze di benessere e flessibilità dei lavoratori con gli obiettivi di miglioramento del servizio pubblico, nonché con le specifiche necessità tecniche delle attività. Infine garantisce al personale in lavoro agile le stesse opportunità rispetto alla incentivazione della performance e alle iniziative formative previste per tutti i dipendenti che prestano attività lavorativa in presenza.
Novità economiche
Il contratto introduce disposizioni specifiche per diverse categorie di dirigenti:
- per i dirigenti degli enti locali, è stato creato un nuovo istituto per il trattamento economico del personale utilizzato in convenzione tra più enti
- i dirigenti amministrativi, tecnici e professionali vedono aggiornamenti nelle voci del trattamento economico e nella disciplina della pronta disponibilità
- e per i segretari comunali e provinciali, sono state apportate modifiche sostanziali alla retribuzione di posizione, con valori minimi e massimi basati sulle classi demografiche degli enti e criteri di graduazione.
La retribuzione di risultato è infine attribuita sulla base dei diversi livelli di valutazione della performance conseguiti dai dirigenti, dai dirigenti amministrativi tecnici e professionali e dai segretari comunali e provinciali, fermo restando che la sua erogazione può avvenire, nel rispetto delle vigenti previsioni di legge in materia, solo a seguito del conseguimento di una valutazione positiva.
Il contratto ridefinisce infine anche aspetti economici come il patrocinio legale, le coperture assicurative e il welfare integrativo.
Formazione
È stata data particolare attenzione alla formazione, con una pianificazione strategica degli interventi e meccanismi di differenziazione della retribuzione di risultato.
Le attività di formazione, considerate ad ogni effetto come attività lavorativa sono in particolare rivolte a:
- valorizzare il patrimonio professionale presente nelle amministrazioni;
- assicurare il supporto conoscitivo al fine di garantire l’operatività dei servizi migliorandone la sicurezza, la qualità e l’efficienza;
- garantire l’aggiornamento professionale in relazione all’utilizzo di nuove metodologie lavorative e di nuove tecnologie, nonché il costante adeguamento delle prassi lavorative alle eventuali innovazioni intervenute, anche per effetto di nuove disposizioni legislative;
- favorire la crescita professionale e lo sviluppo delle potenzialità del personale in funzione dell’affidamento di incarichi diversi;
- infine incentivare comportamenti innovativi che consentano l’ottimizzazione dei livelli di sicurezza, qualità ed efficienza dei servizi pubblici, nell’ottica di sostenere i processi di cambiamento organizzativo orientati al miglioramento della qualità dei servizi resi.
Verso la fine dello stallo per il contratto dei dirigenti locali e dei segretari
Nonostante queste importanti novità, la pre-intesa è rimasta bloccata a Palazzo Chigi, senza arrivare al consiglio dei ministri per il via libera definitivo. Tuttavia, con le recenti elezioni concluse e un carico amministrativo ridotto, c’è speranza che il contratto possa finalmente essere approvato. Salvo sorprese, il documento potrebbe infatti essere discusso nel prossimo consiglio dei ministri, previsto per giovedì 20 giugno.
I sindacati di settore, inclusi Cgil, Cisl, Uil, l’Unione dei segretari e Fedirets, hanno pertanto sollecitato la presidenza del Consiglio a porre fine a questa lunga attesa. Se il contratto verrà approvato, si chiuderà un capitolo di incertezza, aprendo la strada a un nuovo regime contrattuale più in linea con le esigenze attuali dei dirigenti locali.
Il testo della pre-intesa attuale
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it