Pubblicata, sul sito della Funzione Pubblica, la direttiva del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione sulla predisposizione dei piani di fabbisogno di personale con le linee guida per la PA.
Superamento delle piante organiche e piani triennali per l’individuazione delle nuove competenze, in coerenza con il nuovo modello di performance, da parte delle amministrazioni pubbliche: questi i punti più rilevanti sul nuovo fabbisogno di personale nelle linee per le PA, predisposte dalla ministra Madia, dal ministro Padoan e dalla ministra Lorenzin.
I nuovi piani triennali intendono coniugare l’impiego ottimale delle risorse pubbliche e gli obiettivi di performance delle amministrazioni in un’ottica di efficienza, economicità e qualità dei servizi per i cittadini.
Il concetto di fabbisogno supera il criterio statico della pianta organica e implica un’analisi quantitativa e qualitativa delle necessità delle amministrazioni, puntando sulle professionalità emergenti e più innovative, in ragione dell’evoluzione tecnologica e organizzativa.
Sulla base delle previsioni della legge Madia, decorsi 60 giorni dalla pubblicazione del documento, le amministrazioni pubbliche non potranno effettuare assunzioni di personale se non si saranno adeguate alle sue prescrizioni.
Tale sanzione scatta sia per il mancato rispetto dei vincoli finanziari e la non corretta applicazione delle disposizioni che dettano la disciplina delle assunzioni, sia per l’omessa adozione del PTFP e degli adempimenti previsti dagli articoli 6 e 6-ter, comma 5, del decreto le-gislativo n. 165 del 2001. In sede di prima applicazione il divieto di cui all’articolo 6, comma 6, del d.lgs. 165/2001 decorre dal sessantesimo giorno dalla pubblicazione delle presenti linee di indirizzo. Sono fatti salvi, in ogni caso, i piani di fabbisogno già adottati.
La sanzione del divieto di assumere si riflette sulle assunzioni del triennio di riferimento del nuovo piano senza estendersi a quelle disposte o autorizzate per il primo anno del triennio del piano precedente ove le amministrazioni abbiano assolto correttamente a tutti gli adempimenti previsti dalla legge per il piano precedente.
In allegato il testo completo della Direttiva.