uil, esodati, salvaguardiaDall’esame delle risorse destinate fino ad oggi alla salvaguardia degli esodati si evince chiaramente che dal 2013 al 2014 sono stati risparmiati 526 milioni di euro e si prevede che fino al 2022 i risparmi arriveranno a 3.356 milioni di euro.

 

Queste risorse, in base alla Legge 228 del 2012, sono confluite in un fondo appositamente istituito.

 

Il Governo non ha né scuse né alibi: deve varare subito la settima salvaguardia per i 49.500 lavoratori previsti. La UIL sarà insieme a CISL e CGIL a Roma in piazza San Silvestro a sostegno dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici Lavoratori Salvaguardati

 

Con le sei salvaguardie introdotte, dal 2012 ad oggi, è stata prevista una platea complessiva di aventi diritto pari a 170.230 lavoratori. Dall’ultimo rapporto Inps si evince che a settembre sono state accolte 115 mila domande, il 68% di quelle stimate, e sono ora in liquidazione 83 mila pensioni assegnate ai lavoratori che tra gennaio 2012 e settembre 2015 hanno maturato i requisiti per l’accesso al trattamento previdenziale.

 

Per l’erogazione dei trattamenti previdenziali in essere e future pensioni sono stati ufficialmente utilizzate solo il 49 % delle risorse stanziate dal 2013 al 2022 per la copertura delle salvaguardie dalla seconda alla sesta. Rispetto alle somme previste per il 2013 e per il 2014 sono stati calcolati risparmi pari 526 milioni di euro, se a questi si aggiungono le risorse residue stimate dal 2015 al 2022 si ottiene un capitale di oltre 3 miliardi di euro già destinati alla copertura delle passate salvaguardie dal quale attingere per poter dare una risposta definitiva all’annosa questione degli esodati.

 

Per tutti gli ulteriori dettagli potete consultare il rapporto completo in allegato.