L’ANVU ha comunicato che è stato presentato, da parte dell’Onorevole (PD) Maria Gaetana Greco, nella seduta n. 515 del 4 novembre 2015, il progetto di legge (A.C. 3396) avente per oggetto “Delega al Governo per l’equiparazione tra i corpi di Polizia Locale e le Forze di Polizia dello Stato e per il loro inquadramento nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico”.
Presentato alla Camera dei Deputati un progetto di legge in materia di equiparazione tra Polizia locale e Forze di polizia e conseguente inquadramento della Polizia locale nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Più precisamente, nella seduta n. 515 del 04 novembre 2015 è stata annunciata la presentazione, da parte dell’Onorevole Maria Gaetana Greco (PD), del progetto di legge A.C.3396 avente per oggetto “Delega al Governo per l’equiparazione tra i corpi di polizia locale e le Forze di polizia dello Stato e per il loro inquadramento nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico”.
Il testo ufficiale del progetto, contenente deleghe al Governo, che ha natura ordinaria e che risulta ancora da assegnare, non è ancora disponibile.
La presente proposta di legge nasce dalla necessità di rendere più efficienti le politiche integrate in materia di sicurezza tenendo conto dell’evoluzione funzionale che, nel corso degli ultimi anni, ha interessato sempre di più le Forze di polizia locale. I profondi mutamenti che negli ultimi vent’anni hanno riguardato il tessuto sociale delle comunità urbane, anche a causa delle trasformazioni economiche o delle sfide quotidianamente poste dai flussi migratori, hanno sollevato nuove istanze di sicurezza, specie nelle medie e grandi città, che hanno finito talvolta per mutare il concetto stesso di vivibilità del contesto urbano.
Sempre più frequentemente gli operatori di polizia locale sono stati coinvolti in specifiche operazioni di ordine pubblico eseguite dalle altre Forze di polizia, tanto in situazioni estemporanee di emergenza, quanto nel contesto di più articolate ed estese programmazioni di interventi concertati con le polizie di Stato.
Questo progressivo coinvolgimento delle Forze di polizia locale in operazioni previste dal comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico si è tradotto in un ulteriore aumento dei rischi ai quali sono esposti quotidianamente gli agenti sul territorio. L’evoluzione dei doveri e delle responsabilità di questi ultimi, però, non ha trovato un opportuno riscontro in sede normativa, anche al fine di un giusto riconoscimento dei diritti dei lavoratori coinvolti.
È proprio nel quadro di riferimento appena descritto che si colloca la presente proposta di legge, recante una delega al Governo per l’inquadramento della polizia locale nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e l’equiparazione tra la polizia locale e le Forze di polizia dello Stato.
In particolare, l’articolo 1, comma 1, delega il Governo ad adottare, entro sei mesi della data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi finalizzati a rendere più efficienti le politiche integrate in materia di sicurezza tra lo Stato, le regioni e gli enti locali e a valorizzare il ruolo svolto dagli operatori dei corpi di polizia locale.
Secondo i princìpi e criteri direttivi previsti si dovranno perseguire l’armonizzazione e l’adeguamento dei compiti e delle funzioni della polizia locale con quelli delle Forze di polizia dello Stato e il conseguente inserimento nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Il Governo è poi delegato a procedere all’adeguamento delle strutture e degli strumenti propri degli agenti di polizia locale, tenuto conto delle nuove funzioni loro attribuite, e degli strumenti attualmente in dotazione alle Forze di polizia dello Stato.
La proposta di legge, infine, prevede che sia i livelli e le qualifiche occupazionali, sia i trattamenti economici, previdenziali, assistenziali e infortunistici del personale appartenente ai corpi di polizia locale siano equiparati a quelli previsti per le Forze di polizia dello Stato.
Il comma 2 dell’articolo 1 prevede che gli schemi dei decreti legislativi di cui all’articolo 1 siano adottati su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con i Ministri interessati e previa acquisizione dei pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.