riformaCrescono le domande di pensione anticipata nel 2015. Lo segnala l’istituto, in base alla rilevazione effettuata nel ‘Monitoraggio flussi pensionamento – decorrenti’. Un consistente incremento del peso delle pensioni anticipate si osserva sia nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, nel quale la percentuale sul totale delle decorrenti passa dal 22% del 2014 al 34% del 2015, sia nelle gestioni dei lavoratori autonomi, dove tale percentuale passa dal 17% al 25%. Complessivamente, rispetto al 2014, l’aumento è stato del 74%.

 

“L’incremento rilevato – spiega l’Inps – dipende essenzialmente dalla nuova normativa introdotta con la legge 214/2011 che, come noto, ha causato un blocco dei pensionamenti di anzianità incrementando notevolmente i requisiti contributivi per il diritto alla pensione anticipata, e in seguito alla quale, pertanto, solo ora un numero consistente di soggetti ha potuto raggiungere la maggiore anzianità richiesta per questo tipo di trattamento”. Quindi si tratta di un effetto ampiamente previsto dalla Legge Fornero che costringe, coloro che hanno un lavoro, a continuare a versare i contributi per agguantare i nuovi requisiti contributivi pari a 42 anni e 6 mesi di contributi (41 anni e 6 mesi le donne).

 

Nello studio, con dati aggiornati al 2 gennaio 2016, l’Inps sottolinea come le nuove pensioni di vecchiaia siano passate dalle 153mila del 2014 alle 149mila del 2015. Le nuove pensioni di invalidità sono diminuite passando dalle 50mila del 2014 alle 42mila del 2015, mentre gli assegni ai superstiti sono passati dalle 189mila del 2014 alle 183mila del 2015. Il monitoraggio rileva anche un incremento consistente dell’importo medio del totale dei nuovi assegni erogati: da 839 a 1.003 euro al mese. Questo soprattutto a causa dell’aumento del numero delle pensioni anticipate che, essendo legate a una carriera contributiva lunga, sono mediamente più alte. L’importo medio delle pensioni anticipate nel 2015 era infatti 1.880 euro a fronte dei 628 euro delle pensioni di vecchiaia, i 779 euro delle pensioni di invalidità e i 650 euro delle nuove pensioni ai superstiti.

 

L’osservatorio certifica nel 2015 una sostanziale stabilità del numero dei trattamenti di vecchiaia ed un contestuale incremento delle pensioni di anzianità/anticipate rispetto agli analoghi valori riferiti all’anno precedente. Tale incremento risulta particolarmente accentuato nella gestione degli Artigiani dove le pensioni di anzianità/anticipate relative alle decorrenze dei primi sei mesi del 2015, dato ancora parziale a causa del ritardo nelle liquidazioni, si attestano già in questa prima rilevazione su un valore pari al triplo del dato del primo semestre 2014, mentre nel FPLD e nei Commercianti ci si attesta su un valore doppio. Per quanto riguarda le donne inoltre, l’Inps certifica un notevole incremento dei trattamenti di anzianità legati alla scelta dell’opzione donna che l’attuale legge di stabilità ha prorogato di un anno, sino alla fine del 2015.