Il Senato ha dato il via libera definitivo al cosiddetto Dl Assunzioni: approvato il provvedimento di conversione in legge del Dl 44/2023, ecco quali sono tutte le novità.
Il nuovo testo, adesso convertito definitivamente in legge e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha ricevuto l’ok con 130 voti favorevoli, 72 contrari e 1 astenuto.
Si tratta di una norma che contiene disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni: lo scopo è quello di consentire alle pubbliche amministrazioni di potenziare le proprie strutture, con particolare riguardo a quelle coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o nella tutela della salute e dell’incolumità pubblica.
Il Dl assunzioni convertito in legge al Senato: ecco cosa prevede
Il testo prevede disposizioni in materia di personale, in particolar modo a supporto dei piccoli comuni e, con più di 2 mila unità, del comparto sicurezza. Previste anche norme per i territori colpiti da eventi sismici, i concorsi pubblici, i controlli, la formazione.
Qui di seguito una panoramica sulle principali novità a seguito della conversione in legge.
Nuove assunzioni
Previsto il rafforzamento degli organici ministeriali tramite l’istituzione di una Unità per la cooperazione internazionale a tutela del diritto alla salute a livello globale e nuove assunzioni per l’Agenzia nazionale per i servizi regionali (Agenas).
Il decreto interviene in particolare sul potenziamento degli organici dei ministeri interessati per far fronte a nuove e maggiori esigenze legate ai temi del cambiamento climatico, dell’ambiente, della cybersicurezza connessa ai rischi informatici, alla ricerca e alla formazione sanitaria.
Esiste anche la possibilità di assumere, nel limite del 10 per cento delle loro facoltà assunzionali, giovani laureati con contratto di apprendistato o, attraverso apposite convenzioni, studenti di età inferiore a 24 anni con contratto di formazione e lavoro, da inquadrare nell’area funzionari.
Concorsi Pubblici
Inoltre i concorsi potranno essere organizzati su base territoriale e si definiscono le possibilità di utilizzo delle graduatorie di altri ambiti territoriali del medesimo concorso.
Ci sarà inoltre un limite massimo di candidati idonei, pari al venti per cento dei posti rispetto al totale dei posti gi oggetto del bando. Si prevede inoltre che, nel rispetto di questo limite, l’amministrazione possa procedere allo scorrimento della graduatoria in caso di rinuncia all’assunzione o di dimissioni del dipendente intervenute entro sei mesi dall’assunzione.
Poi, fino al 31 dicembre 2026, i bandi di concorso possano contemplare lo svolgimento della sola prova scritta (dall’ambito della deroga sono escluse le procedure concorsuali inerenti a profili professionali apicali e quelle relative alle aree dirigenziali).
Stabilizzazione del personale
Si introduce la facoltà per gli Enti territoriali di procedere, fino al 31 dicembre 2026, alla stabilizzazione nella qualifica ricoperta, del personale non dirigenziale, che, entro il predetto termine, abbia maturato almeno trentasei mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, presso l’amministrazione che procede all’assunzione.
Riserve di posti per volontari del servizio civile e disabili
La norma prevede, in favore degli operatori volontari che hanno concluso senza demerito il servizio civile universale, una riserva di posti pari al 15 per cento nelle assunzioni di personale non dirigenziale presso le Pubbliche amministrazioni, le aziende speciali e le istituzioni strumentali all’attività degli enti locali.
Si evidenzia anche la possibilità di individuare, con riferimento alla quota riservata, all’assunzione obbligatoria di soggetti rientranti nelle categorie protette, eventuali riserve in favore dei gruppi di persone con disabilità per i quali si riscontra una maggiore difficoltà di inserimento lavorativo.
Attivo fino al 31 dicembre il numero di pubblica utilità 1500
Rimane attivo infine fino al 31 dicembre prossimo il numero di pubblica utilità 1500 del ministero della Salute istituito per l’emergenza pandemica, che ha ricevuto oltre 8 milioni di chiamate tra il 2020 e il 2022.
Il commento del Ministro Paolo Zangrillo
“Un importante tassello, che si aggiunge al lavoro di semplificazione, modernizzazione e rafforzamento della pubblica amministrazione“. Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, definisce così il decreto-legge n. 44/2023 approvato in via definitiva al Senato.
“Con questo provvedimento rispondiamo in modo concreto alle esigenze delle nostre amministrazioni per offrire servizi di qualità a cittadini e imprese ed essere pronti ad affrontare le sfide che ci attendono. Un intervento serio, con disposizioni precise e puntuali che facilitano i concorsi, ne chiariscono le regole che potenziano e aumentano l’efficacia della Pubblica amministrazione“.
“Dimostriamo, ancora una volta, di essere il Governo del fare e del fare bene, capace di rispondere alle richieste che ci vengono tanto dalle strutture centrali quanto dai territori, e attento anche alla sicurezza pubblica, un settore avvertito, a ragione, dai cittadini come cruciale”, conclude Zangrillo.
Il testo attuale del decreto legge
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale potete consultare qui di seguito il documento completo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it