detrazioni-spese-mediche-disabiliIl Governo, con due recenti decreti approvati in esame preliminare, interviene in materia di disabilità: tuttavia famiglie e associazioni si aspettano di più.


In Italia, le politiche a favore delle persone con disabilità sono state oggetto di modifiche attraverso i due decreti governativi approvati di recente dal Consiglio dei Ministri.

Queste novità arrivano tuttavia in un contesto di crescente criticità: e diverse parti direttamente interessate da queste politiche di sostegno sottolineano che serve ancora molto impegno per raggiungere gli obiettivi.

Le novità del Governo in materia di disabilità

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, ha approvato di recente in esame preliminare due decreti legislativi:

  • il primo che reca “definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base e di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione ed attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”
  • e il secondo che stabilisce “L’istituzione della Cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge 22 dicembre 2021, n. 227“.

Il primo testo, in particolare, interviene con norme relative alla definizione della condizione di disabilità, all’accertamento di tale condizione, alla revisione dei suoi processi valutativi di base, alla valutazione multidimensionale della disabilità e alla realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato della persona con disabilità.

L’obiettivo è di assicurare il riconoscimento della condizione di disabilità, per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili, alle persone con disabilità, al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti.

Il secondo testo, invece, introduce disposizioni volte a definire, anche con il supporto della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in favore delle persone con disabilità.

A tale fine si prevede l’istituzione di una Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di cui fanno parte, oltre ai ministri competenti per materia, un delegato della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, il Presidente della Conferenza delle Regioni, il Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e i Presidenti delle Federazioni maggiormente rappresentative delle Associazioni in materia di disabilità.

Ma c’è ancora lavoro da fare: ecco quali criticità emergono

Nonostante questi testi approvati in prima lettura al Consiglio dei Ministri emergono comunque diverse criticità in materia di sostegno alla disabilità, e da più fronti si fa notare che si potrebbe fare molto di più.

Associazioni e famiglie avevano infatti sperato che la Legge di Bilancio per il 2024 avrebbe almeno mantenuto i finanziamenti precedentemente assegnati, ma ciò finora non è avvenuto.

Anzi, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, emergerebbe il congelamento di 350 milioni di euro del Fondo per le politiche a favore delle persone con disabilità, senza una chiara garanzia di recupero di tali fondi per il 2024.

Questo, se non arrivassero modifiche in tal senso alla manovra entro fine anno, potrebbe ulteriormente pesare sulla qualità della vita di oltre 3 milioni di individui fragili residenti in Italia, già peggiorata durante la pandemia. Inoltre, a causa dell’aumento dei prezzi, le persone con disabilità hanno subito una riduzione del sostegno essenziale, delle terapie, del supporto scolastico e dell’assistenza a domicilio.

L’appello delle associazioni

A sottolineare questa situazione ancora nebulosa e problematica sono anche le associazioni di categoria. In un comunicato congiunto, sottoscritto dalle associazioni Comitato 16 novembre, Confad (Coordinamento nazionale famiglie con disabilità), CoorDown (Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down), Favo (Federazione italiana associazioni volontari in oncologia), Fida (Coordinamento italiano diritti autismo) FightTheStroke Foundation (Persone con disabilità di paralisi cerebrale) e Uniamo (Federazione italiana malattie rare, chiedono di emendare il decreto anticipi: “Chiediamo nel modo più chiaro e netto al Governo e al Parlamento di restituire quella somma (350 milioni) alla disabilità, alle sue emergenze, ai suoi diritti che sono di ieri, di oggi e di domani e che non attendono certo l’applicazione della legge delega”.

Qui trovate il testo completo del comunicato stampa.

Ma arrivano anche giudizi positivi

Di parere opposto, invece, è la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), che ha accolto con favore l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dei due decreti applicativi della Legge Delega al Governo in materia di disabilità.

Vincenzo Falabella, presidente della FISH, ha dichiarato “C’è un passaggio nei testi di cui attualmente disponiamo che ci soddisfa particolarmente, ovvero la definizione di condizione di disabilità sia dal punto di vista della prospettiva individuale, che dell’interazione con l’ambiente. E questo, com’è noto, è uno dei temi cruciali della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che resta per noi il principale punto di riferimento e che dovrà esserlo anche nella concreta applicazione della Legge Delega“.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it