disabili, tutela-disabileLo prevede un emendamento al disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione. La Consulta dei disabili aiuterà l’integrazione e l’accesso.

 

Le pubbliche amministrazioni che impiegano piu’ di 200 dipendenti dovranno nominare un responsabile dei processi di inserimento per le persone in stato di disabilità al fine di garantire una maggiore integrazione nell’ambiente di lavoro e la garanzia del diritto all’accomodamento. E’ quanto prevede un emendamento contenuto nella Delega sulla Pa approvato alla Camera e sostenuto fortemente dalla deputata Pd, Chiara Gribaudo, con il quale, sostanzialmente, si introduce per la prima volta nei settori pubblici la Consulta per i lavoratori disabili.
“Uno strumento utile per l’inclusione lavorativa dei disabili grazie ai piani di azione mirati, che coinvolgono attivamente le amministrazioni pubbliche, i sindacati e le associazioni di categoria”, dichiara Nina Daita, responsabile nazionale del Coordinamento disabili Cgil. “Questo è un passo in avanti importante sulla cui attuazione vigileremo, tanto più – spiega in conclusione Daita – in un momento in cui il governo attraverso i decreti attuativi del Jobs Act sta cercando di stravolgere la legge sul collocamento obbligatorio, rendendo l’inserimento lavorativo più complicato e riducendo i diritti per le persone con disabilità gravi”.

 

L’introduzione della Consulta non è tuttavia l’unica novità in arrivo con la Delega sulla Pa. Per le pubbliche amministrazioni scatterà, infatti, anche l’obbligo annuale di trasmissione al Governo e al centro per l’impiego territorialmente competente, delle “scoperture” dei posti riservati ai lavoratori disabili per legge, dichiarazione che dovrà essere integrata da un preciso impegno relativo ai tempi e modalità di copertura della quota di riserva per i disabili prevista dalla normativa vigente, nel rispetto dei vincoli normativi assunzionali.

 

L’obiettivo dei promotori della misura è di mettere un freno al mancato rispetto della normativa regolante l’assunzione dei disabili nelle amministrazioni pubbliche, normativa che spesso non viene attuata per la mancanza di una chiara indicazione dei posti disponibili ai centri di avviamento all’impiego in cui sono iscritti i disabili in condizioni di poter prestare attività lavorativa. In caso di mancato invio della dichiarazione o di mancato avviamento dei lavoratori segnalati da parte del centro per l’impiego territorialmente competente si prevedono ora “adeguate sanzioni” a carico dei responsabili nelle amministrazioni pubbliche.