dipendenti disabili accesso specifiche tecnicheL’Aula di Montecitorio ha dato il terzo ed ultimo via libera al disegno di legge sull’assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

 

Arriva il terzo ed ultimo disco verde della Camera il disegno di legge sulle Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare (cd. dopo di noi). L’aula di Montecitorio ha approvato ieri in via definitiva il testo del provvedimento approvato con modifiche dal Senato a fine maggio chiudendo così un iter durato oltre 18 mesi.

 

Il disegno di legge, per il quale il Governo aveva già previsto un fondo ad hoc di 90 milioni di euro con la legge di Stabilità 2016, intende disciplinare l’insieme delle misure di assistenza, cura e protezione prese, nel superiore interesse delle persone con disabilità grave – come definita dall’ articolo 3, comma 3, della legge 104/1992 -, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori.

 

Per attuare la tutela il ddl rilancia l’idea di un percorso centrato sul progetto individuale di assistenza al disabile (già previsto dalla legge 328/2000), che deve iniziare dalla progressiva presa in carico della persona interessata – dalla rete dei servizi pubblici e del privato sociale – già durante l’esistenza in vita dei genitori. Senza sostituirsi ai livelli essenziali di assistenza o altri benefici che sono previsti per legge. Il progetto individuale, è stato precisato in Senato, deve essere mirato ad evitare l’istituzionalizzazione, deve coinvolgere il disabile e deve essere integrato, ove possibile, con la volontà dei genitori o di chi ne tutela gli interessi.

 

Per agevolare l’attuazione del progetto di vita dal punto di vista economico il disegno di legge incentiva, tramite esenzioni ed agevolazioni tributarie, la stipula di negozi giuridici, destinati in favore di disabili gravi. Oltre al trust, il passaggio in Senato, ha esteso le agevolazioni anche alla costituzione di vincoli di destinazione di beni immobili o di beni mobili iscritti in pubblici registri, mediante atto in forma pubblica, ai sensi dell’ art. 2645- ter del codice civile e alla costituzione di fondi speciali, composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione e disciplinati con contratto di affidamento fiduciario anche a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale riconosciute come persone giuridiche (Onlus) che operano prevalentemente nel settore della beneficenza in favore di persone con disabilità grave. Da segnalare, a seguito di una correzione apportata durate il passaggio in Senato che, in caso di premorienza del beneficiario rispetto ai soggetti che abbiano stipulato il negozio giuridico, i trasferimenti dei beni e di diritti reali in favore dei suddetti soggetti godano dell’esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni e le imposte di registro, ipotecarie e catastali si applichino in misura fissa. Resta ferma l’imposta sulle successioni e donazioni per i trasferimenti – alla morte del beneficiario – dei beni e di diritti reali in favore di altri soggetti, diversi da quelli che abbiano stipulato il negozio giuridico; in tal caso, l’imposta è applicata facendo riferimento all’eventuale rapporto di parentela o di coniugio intercorrente tra disponente, fiduciante e destinatari del patrimonio residuo

 

Confermato, poi, l’aumento del tetto di detraibilità delle spese sostenute per le polizze assicurative finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave da 530 euro a 750 euro. Da segnalare, infine, l’istituzione del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, che dovrà erogare programmi di supporto alla domiciliarità, la realizzazione di interventi di permanenza temporanea in caso di emergenze familiari e interventi di residenzialità tesi a creare strutture alloggiative familiari per i disabili.