Riforma Dirigenza Pubblica: le proposte migliorative presentate dei Sindaci.
“C’è l’impegno del Governo ad accogliere i correttivi dell’Anci che tendono a migliorare il testo. Condividiamo l’obiettivo di una figura dirigenziale unica, un’unica responsabilità e un risparmio dei costi. Apprezziamo l’apertura del Governo ad un ulteriore incontro tecnico prima che il provvedimento venga approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri per condividerne la stesura finale”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine della Conferenza Unificata straordinaria convocata al ministero per gli Affari regionali per discutere dello schema di decreto legislativo sulla dirigenza pubblica, nell’ambito della riforma Madia sulla PA.
Riforma Dirigenza Pubblica: le proposte migliorative presentate dei Sindaci
Nel dettaglio, il documento con le proposte migliorative presentato dall’Anci – rappresentata oltre che dal presidente Decaro dal presidente del Consiglio Nazionale e sindaco di Catania Enzo Bianco, dal vicepresidente con delega al Personale e sindaco di Chieti Umberto Di Primio e dal vicepresidente Roberto Pella – tocca i punti di maggiore impatto per i Comuni su cui i Sindaci hanno proposto correttivi ritenuti indispensabili e fondamentali per una efficace attuazione della legge delega.
Il Ruolo dei dirigenti locali è istituito previa intesa in sede di Conferenza Stato-Città e in esso confluiscono, in sede di prima applicazione, i dirigenti attualmente in servizio presso gli Enti locali e i segretari comunali di fascia A e B, mentre la figura del segretario comunale viene abolita. A regime nel Ruolo sono iscritti i dirigenti, all’atto della prima assunzione, degli Enti locali, loro consorzi e associazioni, agenzie locali, enti pubblici non economici locali.
E’ necessario definire con precisione l’ambito applicativo della nuova disciplina che altrimenti – nella sua formulazione attuale – rischia di creare confusione e incertezza interpretative.