dirigente scolasticoFLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL, dopo la conferma avuta nell’incontro al MIUR dell’11 febbraio 2016 che continuano il taglio dei fondi contrattuali e la riduzione della retribuzione dei dirigenti scolastici, hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria e hanno richiesto un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

 

I sindacati chiedono che vengano affrontati urgentemente anchei temi del reclutamento (concorso) dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del relativo rapporto con la retribuzione di risultato.

 

Di seguito la lettera inviata al MIUR.

 

 

 

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Roma, 16 febbraio 2016
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
sen. Stefania Giannini
Al Sottosegretario,
on. Davide Faraone
Al Capo di Gabinetto MIUR,
dott. Alessandro Fusacchia

 

 
Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione dei Dirigenti Scolastici – Richiesta di incontro su vertenza Dirigenti Scolastici

 

Nel corso dell’incontro al MIUR di “aggiornamento FUN a.s. 2015/2016” dell’11 febbraio u.s., le scriventi OO.SS. sono state messe a conoscenza dell’esistenza di un diverso orientamento interpretativo tra MIUR e MEF, relativo alle modalità di calcolo per la quantificazione del Fondo Unico Nazionale per l’a.s. 2015/2016, che ha come conseguenze:

 

 

  • la mancata certificazione delle risorse contrattuali relative all’a.s. 2015/2016;

 

  • la mancata ripartizione regionale delle stesse;

 

  • la mancata apertura dei tavoli di Contrattazione Integrativa Regionale sulla retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2015/2016.

 

 

 

Risulta che il MEF contesta al MIUR il mancato invio, a suo tempo, all’UCB dell’atto costitutivo del FUN relativo all’a.s. 2011/2012, ponendo esplicitamente in dubbio la correttezza del metodo di calcolo utilizzato dal MIUR per quell’anno e ipotizzando in quella circostanza il superamento dei vincoli imposti dalla normativa con conseguente richiesta di recupero, da effettuare sulla contrattazione 2015/2016. In tal modo verrebbero utilizzati una buona parte dei fondi del comma 86 della Buona Scuola, tradendo così l’impegno politico assunto dal Ministro e dal Sottosegretario il 4 dicembre 2014.

 

Risulta inoltre che l’UCB interviene sui contratti integrativi regionali sottoscritti per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 formulando rilievi e subordinando la certificazione al trasferimento di risorse dalla retribuzione di posizione parte variabile a quella di risultato, in violazione del CCNL vigente e con conseguenze negative sul trattamento pensionistico e sulla buonuscita dei dirigenti scolastici.

 

L’esistenza di un contenzioso tra due diversi Dicasteri, i cui vertici politici sono naturalmente espressione dello stesso Governo, impone di trasferire la vicenda alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Quanto sopra riportato aggrava le problematiche salariali dei dirigenti scolastici, la cui retribuzione professionale media è diminuita di oltre 3.500 euro all’anno per effetto dell’interpretazione restrittiva del Decreto Tremonti da parte del MEF e delle decurtazioni rese permanenti dalle successive Leggi di stabilità. Si sono così aggravate le differenze retributive con il resto della dirigenza pubblica e non ha trovato soluzione l’inaccettabile sperequazione interna alla categoria.

 

A tutto ciò si aggiungono ulteriori oneri impropri che si scaricano sulle scuole e sui dirigenti per l’estensione alle istituzioni scolastiche di norme, pensate per la generalità delle Pubbliche Amministrazioni (trasparenza, anticorruzione, normativa sugli appalti pubblici, sicurezza, ecc.), alle quali sono connesse pesanti sanzioni di natura amministrativa, civile e perfino penale.

 

Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici e sollecitano un urgente incontro politico con le SS.LL. finalizzato alla soluzione positiva dei problemi denunciati e che affronti anche i temi del reclutamento dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del relativo rapporto con la retribuzione di risultato.