dirigenti professionisti paBlocco del contratto, riforme fallite o mai nate, miglioramento della PA e valorizzazione della classe dei dirigenti. Ecco le proposte della CONFEDIR.


Blocco del contratto, riforme fallite o mai nate, miglioramento della PA e valorizzazione della sua classe dirigente. La CONFEDIR (Confederazione autonoma dei dirigenti, quadri e direttivi pubblici) invita al confronto le altre Confederazioni autonome della dirigenza e i candidati alle prossime elezioni per proporre soluzioni di miglioramento e riscrivere il contratto di lavoro

 

Parteciperanno, Mauro Vaglio, “Movimento 5 Stelle”; Luciano Ciocchetti, “Noi con l’Italia”; Francesco Aracri “Forza Italia”; Stefano Fassina “Liberi e Uguali”; Loredana De Petris “Liberi e Uguali”. Invitata al convegno la ministra Marianna Madia.

 

Lo Stato negli ultimi otto anni ha risparmiato dodici miliardi di euro grazie al blocco del contratto dei dipendenti pubblici. Un dato certificato dalla Ragioneria generale: “Rispetto al 2009, l’anno in cui la spesa è stata massima, nel 2015 sono stati spesi per il pubblico impiego circa 12,6 miliardi in meno”.

 

Un conteggio, questo, dal quale sono esclusi i nuovi enti entrati a far parte della Pa. Al netto dei quali la riduzione delle spese sarebbe di una decina di miliardi. Dopo anni di paralisi della macchina pubblica, la CONFEDIR confederazione maggiormente rappresentativa della dirigenza e delle alte professionalità della Pubblica Amministrazione, promuove una tavola rotonda. Fatta per stimolare un confronto tra i rappresentati politici dei diversi schieramenti dell’arco costituzionale sui punti dei programmi elettorali che interessano la PA e i suoi dipendenti.

 

Fra riforme iniziate, altre fallite e altre che non hanno mai visto la luce. Come la Riforma Madia relativa alla dirigenza, bocciata dalla Corte Costituzionale che ha travolto il decreto delegato approvato ma non ancora emanato con la sentenza 251 del 2016.

 

Obiettivi

 

Obiettivo dell’evento è portare all’attenzione dei politici delle proposte. L’impegno è stato effettuato prendendo spunto dalle indicazioni che, ancor prima dello stop alla legge Madia imposto della Corte Costituzionale, aveva dato il Consiglio di Stato.

 

Per CONFEDIR alcuni dei punti da cui ripartire sono:

 

  • diritto all’incarico, modalità di conferimento dello stesso,
  • sistema efficace di valutazione dei dirigenti,
  • problematiche derivanti dall’iper-regolazione che paralizza la PA,
  • welfare aziendale e modelli di partecipazione sindacale.

 

“Nel cuore della campagna elettorale riteniamo importante che la classe politica faccia chiarezza sui propri programmi in merito alle possibili soluzioni che intende adottare per il miglioramento della PA e del contratto, che insieme costituiscono una priorità per la categoria dirigenziale. Oggi una risposta politica è fondamentale per il vero rilancio della Pubblica amministrazione”. Così dichiara Michele Poerio, segretario generale della Confedir.

 

Le proposte CONFEDIR saranno meglio illustrate durante la tavola rotonda del 14 febbraio, alle ore 10, all’hotel Nazionale – piazza Montecitorio, 131.