incarichi dirigenzialiDirigenti Apicali: quali saranno le finalità della Riforma? L’obiettivo è accrescere nelle singole amministrazioni locali la professionalità degli attuali segretari comunali “preservandone requisiti di imparzialità e competenza”. Lo ha specificato il Ministro della Pa e semplificazione, Marianna Madia, spiegando le finalità del decreto.

 

La figura del segretario comunale, dunque, non verrà abolita tout court, ma le sue funzioni saranno trasferite in capo al dirigente apicale, comprese quelle contenute in leggi speciali e non solo nel testo unico degli enti locali.

 

Dirigenti Apicali: quali saranno le finalità della Riforma?

 

Tra le osservazioni di rilievo l’opportunità di una sezione professionale ad hoc per i dirigenti apicali nel ruolo della dirigenza degli enti locali, soluzione che potrebbe essere estremamente utile soprattutto in fase di prima applicazione; ed ancora, in relazione alla «peculiarità dell’incarico di dirigente apicale negli enti locali», una pre-selezione da parte della Commissione per la dirigenza locale.

 

Dirigente apicale obbligatorio solo a metà, negli enti locali. Il decreto legislativo attuativo della riforma Madia della dirigenza approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri (si veda ItaliaOggi del 26 agosto scorso) mira all’ abolizione definitiva di oltre 100 anni di storia di una figura determinante per la corretta amministrazione dei comuni, qual è il segretario comunale, per sostituirla col «dirigente apicale».

 

L’ esito effettivo della riforma consiste nell’ aprire per i sindaci la possibilità di selezionare il dirigente di più stretta collaborazione come meglio crede, senza doversi più necessariamente rivolgere alla selezionata cerchia dei segretari comunali. Il «dirigente apicale» infatti, sarà scelto nel più vasto ambito dei ruoli unici della dirigenza, cioè in ipotesi tra tutti i 36 mila dirigenti circa che confluiranno nei ruoli.