Lo stabilisce l’Aran all’interno del parere CFC134b, destinato alle Funzioni Centrali ma valido per tutti i comparti: anche per i dipendenti pubblici vale il congedo parentale retribuito all’80%.
La Legge di Bilancio 2024 ha infatti introdotto importanti modifiche riguardanti l’indennità per i congedi parentali. In particolare, l’articolo 1, comma 179 della legge 213/2023, ha modificato l’articolo 34 del Decreto Legislativo 151/2001. Questa revisione porta significativi cambiamenti per i genitori lavoratori, ma come si integra con le disposizioni già previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL)?
Anche per i dipendenti pubblici vale il congedo parentale retribuito all’80%
In questo contesto, è cruciale comprendere come le nuove disposizioni legislative interagiscono con le norme contrattuali esistenti, garantendo un maggiore sostegno economico ai lavoratori del settore pubblico.
Secondo quanto indicato nella Manovra 2024, per ciascun genitore il congedo parentale prevede ora tre mesi non trasferibili con un’indennità del 30% della retribuzione. Ulteriormente, uno dei genitori può usufruire di un’indennità maggiorata per due mesi: l’80% della retribuzione per un mese e il 60% per un altro mese, con un aumento all’80% per tutto il 2024.
Per i dipendenti pubblici, le nuove disposizioni si combinano con le condizioni di maggior favore previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Funzioni Centrali (e per estensione, anche agli altri CCNL, come quello delle Funzioni Locali). Questo contratto prevede che i primi trenta giorni di congedo parentale per ciascun figlio, usufruibili sia dalle madri che dai padri, siano retribuiti per intero.
Applicazione pratica
Alla luce delle modifiche introdotte, le amministrazioni pubbliche devono adottare un duplice approccio per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori:
- Retribuzione Completa dei Primi 30 Giorni: Conformemente al CCNL, le amministrazioni devono assicurare la retribuzione integrale per i primi trenta giorni di congedo parentale. Questo rappresenta un vantaggio significativo rispetto al settore privato, dove tale copertura non è garantita a questi livelli.
- Indennità Maggiorata per il 2024: Per l’anno 2024, i dipendenti pubblici che usufruiscono del congedo parentale potranno beneficiare di un’indennità dell’80% della retribuzione per il secondo mese di congedo. Dal 2025, questa indennità sarà ridotta al 60%. Questa disposizione mira a offrire un maggiore supporto economico nel primo anno di applicazione delle nuove norme.
Condizioni di applicabilità
È importante sottolineare che queste agevolazioni si applicano solo ai lavoratori che completano il periodo di congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2023. Questo criterio garantisce che solo coloro che si trovano a fruire del congedo parentale sotto il nuovo regime normativo possano beneficiare delle indennità maggiorate.
La nuova struttura dell’indennità
Qui di seguito infine un riepilogo sulla nuova configurazione delle indennità rimodulate dalla Manovra 2024.
- Tre Mesi Non Trasferibili:
- Ogni genitore ha diritto a tre mesi di congedo parentale che non possono essere trasferiti all’altro genitore. Durante questi tre mesi, l’indennità è pari al 30% della retribuzione.
- Indennità Maggiorata per Due Mesi Aggiuntivi:
- Oltre ai tre mesi sopra indicati, uno dei genitori può godere di ulteriori due mesi di congedo parentale con un’indennità maggiorata:
- Primo mese aggiuntivo: l’indennità è pari all’80% della retribuzione.
- Secondo mese aggiuntivo: l’indennità è pari al 60% della retribuzione.
- Eccezione per il 2024: Per il solo anno 2024, l’indennità del secondo mese aggiuntivo viene elevata anch’essa all’80%.
- Oltre ai tre mesi sopra indicati, uno dei genitori può godere di ulteriori due mesi di congedo parentale con un’indennità maggiorata:
Sintesi delle indennità per il congedo parentale nel 2024
- Primi tre mesi: ogni genitore riceve un’indennità del 30% della retribuzione.
- Quarto mese (primo mese aggiuntivo): l’indennità è dell’80% della retribuzione.
- Quinto mese (secondo mese aggiuntivo): l’indennità è dell’80% della retribuzione (solo per il 2024). Dal 2025, questa indennità scenderà al 60%.
Esempio Pratico per il 2024
- Genitore A: decide di prendere tre mesi di congedo parentale non trasferibili (al 30% della retribuzione).
- Genitore B: prende un mese di congedo con un’indennità dell’80% e un altro mese con l’80% (solo per il 2024).
Il testo del parere
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